Friaulischer Patriotismus und Verrat in San Daniele del Friuli

FOGOLÂR CIVIC – Pressemitteilung (für die italienische Presse) – Udine (Weiden), 17 Juli 2019 

SAN DANIELE CON UDINE NON TRADISCA LA ‘PATRIA’ FRIULANA OFFENDENDO IL RICORDO DEL ‘FIGLIO’ REGENI!”

Nobile lettera del Fogolâr Civic all’Amministrazione della “Siena del Friuli” di fronte al disposto ritiro dell’insegna rivendicativa di “verità per Giulio Regeni” dalle sedi municipali locali. Il presidente prof. Travain: “Restiamo uniti nel nome del più fulgido patriottismo friulano!”.

La Presidenza del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico Fogolâr Civic” sceglie la tattica delle”colombe”, della persuasione, di fronte al degrado dello spirito pubblico a configurato dalla rimozione, in quel di a San Daniele del Friuli, dell’insegna rivendicativa di “verità per Giulio Regeni” dalle sedi comunali, disposta dal sindaco sig. Pietro Valent. Da qui una lettera, il 16 luglio 2019, a firma del presidente sociale, l’udinese prof. Alberto Travain, alla vigilia di un consiglio municipale della “Siena del Friuli” facilmente burrascoso. Indirizzato “alla cortese attenzione di Sindaco, Assessori e Consiglieri del Comune di San Daniele del Friuli: sig. Pietro Valent (sindaco), dott. Mauro Visentin (vicesindaco e consigliere), sig.ra Claudia Ersilia Colombino (assessore), sig.ra Daniela Cominotto (assessore e consigliere), sig.ra Roberta Gerussi (assessore), sig. Silvano Pilosio (assessore), sig. Giovanni Candusso (consigliere), dott. Matteo Carnelos (consigliere), dott. Leonardo Della Rosa (consigliere), dott. Paolo Menis (consigliere), sig. Romano Ovan (consigliere), sig. Silvano Pilosio (consigliere), sig. Massimo Pischiutta (consigliere), sig.ra Fernanda Pugnale (consigliere), dott. Fabio Spitaleri (consigliere), sig. Carlo Toppazzini (consigliere), sig. Adriano Trus (consigliere), sig. Yvan Vignuda (consigliere), sig.ra Silvana Zamolo (consigliere), dott.ssa Consuelo Zanini (consigliere)”, il messaggio recava all’oggetto un auspicio: “Sul Caso Regeni, San Daniele e Udine ancora unite nel nome del più fulgido patriottismo friulano”. Eccone, dunque, a seguire, il testo. “Pregiatissimi, molte volte noi udinesi abbiamo potuto guardare a San Daniele come ad una valida alleata nei momenti più turbinosi della nostra storia comune. Tutti certamente possiamo sbagliare e comunque ricrederci di valutazioni azzardate ed erronee, oltre ad essere moto d’intelligenza e di nobiltà, significa anche concretamente concorrere, nel proprio piccolo, alla costruzione di un mondo migliore. Sul tema del mantenimento o della rimozione dalle sedi pubbliche municipali dello striscione rivendicativo di verità sul Caso Regeni, peculiare motivo umanitario, civico, patriottico, interpellante, per ovvie ragioni di pertinenza, direttamente il popolo friulano, vogliano, con cuore aperto, considerare lo splendido esempio dell’amica città di Udine, capitale del Friuli più degno, i cui esecutivo e Consiglio unanimi, appoggiati da illuminate società civile ed opinione pubblica, trasversalmente ancora tengono saldamente il campo di una battaglia di principi e simboli socialmente e culturalmente anche più importante della vertenza giudiziaria e diplomatica avviata dalle Autorità italiane nei confronti dell’Egitto, teatro dello scempio del probo giovane ricercatore nostro corregionale. Su certe cose restiamo uniti, affinché nessuno nel mondo neanche lontanamente possa pensare che i friulani, storicamente gente orgogliosa e tutta d’un pezzo, possano tradire, dimenticare, perdonare, l’eroico suplizio del loro sangue. I friulani veri in senso morale – e, tra questi, Regeni! – senz’altro non cedono, non tradiscono, non dimenticano! Se uno striscione, come quello ancora campeggiante, dai monti al mare, anche sui siti web di alcuni irriducibili nostri Comuni regionali – da Aiello del Friuli ad Aquileia, da Basiliano a Bordano, da Budoia a Campolongo Tapogliano, da Chiopris Viscone a Cividale del Friuli, da Enemonzo a Fiumicello Villa Vicentina, da Marano Lagunare a Mariano del Friuli, da Precenicco a Raveo, da Rive d’Arcano a Ruda, da Sagrado a Socchieve, da Terzo di Aquileia a Torviscosa, da Treppo Grande a Udine, da Vajont a Villa Santina – senz’altro non basta ad ottenere giustizia dall’Egitto a favore del nostro Regeni, è condizione minima necessaria comunque a mostrare innanzitutto a noi stessi ed ai nostri giovani oltreché al mondo intero che non ci arrendiamo, che non ci pieghiamo a nessun’altra logica che non sia quella fondamentale del nostro onore di comunità! Uno striscione, forse, è troppo poco? Invece di toglierlo, come friulani, facciamo di più! Non scarichiamo il barile dei nostri singoli doveri morali di appartenenti a questo amatissimo nostro Friuli semplicemente sulla famiglia del compianto e su un Governo ed un Parlamento italiani! ‘Prime robe: o sin furlans!’ ed il mondo ci guarda e valuta se siamo davvero all’altezza della probità e dell’irriducibilità di quei nostri padri che ha conosciuto e imparato da lungi a rispettare e stimare! Ebbene, il Comune di San Daniele non voglia confondersi nell’ignavia purtroppo avanzante o nella più squallida partigianeria, ma si distingua, unanime anch’esso, come la storica amica Udine, per friulanissimo patriottismo – oltreché per civica e umana istanza – che non ammette ritirate o deleghe di fronte al mostruoso mortale oltraggio, in terra straniera, subìto da giovane e degno figlio di questa proba e pertinace piccola nostra carissima patria friulana, la cui dignità è indissolubilmente connessa al vigore con cui sa farsi fiero baluardo di inopinabili valori supremi di umanità e civica coesione contro le ingiustizie!”. A dare più peso morale alla lettera, lo spiegamento di titoli di rappresentanza della società civile udinese e non solamente, in capo al prof. Travain, che ha firmato come “Coordinatore Generale del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico ‘Fogolâr Civic‘, Presidente del Circolo Universitario Friulano ‘Academie dal Friûl‘, Presidente del Coordinamento Euroregionalista Friulano Europa Aquileiensis‘, Conservatore del Coordinamento Civico Udinese Borgo Stazione‘, Delegato presidenziale alla formazione civica e alla cittadinanza attiva del Club per lUnesco di Udineoltreché Cancelliere vicepresidente dell’assemblea civica partecipativa udinese ‘Arengum / Arengo / Renc’”. Considerazioni di ben altro tenore, il presidente prof. Travain ha assicurato, a margine, di rimandarle a una valutazione dei prossimi sviluppi della vicenda, anche ricordando la presenza in loco di fervente e trasversale movimento civista, non facilmente asservibile alle logiche di un’Amministrazione eventualmente insensibile ai sacrosanti valori espressi nello stesso messaggio del Fogolâr Civic. “Al momento, fiduciosamente, altro non voglio dire che San Daniele del Friuli con Udine non tradisca la ‘patria’ friulana offendendo il ricordo del ‘figlio’ Regeni! Staremo a vedere!”.

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