Friulian citizens against new suburban oligarchies in Udine

20190114-4

EVROPA AQVILEIENSIS press release (to the Italian press) – Udine, 14 January 2019

EUROPA AQUILEIENSIS” CHIUDE CON IL CETO POLITICO UDINESE DOPO LA RIFORMA “ANTIDEMOCRATICA” DELLE CIRCOSCRIZIONI

Snobbato da Fontanini, alla cui elezione ha contribuito in modo decisivo, e fortemente disgustato dalla “bipartisan congiura oligarchica, partitocratica, corporativa, dei Consigli di quartiere nominati ora incredibilmente dal Primo Cittadino, su segnalazione delle forze politiche e dell’associazionismo consenzienti, in aperto spregio alla democrazia rappresentativa”, il coordinamento euroregionalista friulano rompe i rapporti di considerazione e di cortesia con l’intera classe dirigente comunale: “Non abbiamo più nulla da dire a una ‘casta’ capace di arrivare a tanto. Vigileremo. Ci appelleremo al popolo, se esiste ancora e se vorrà ascoltare! La nostra idea di Udine democratica e identitaria nel cuore d’Europa a Palazzo D’Aronco non trova al momento interlocutori all’altezza!”.

Programmare e sviluppare per gradi un pluriennale processo di ricognizione, coscientizzazione ed infine autodeterminazione identitaria delle possibili articolazioni territoriali del Comune di Udine, processo teso a un’attualizzazione partecipata del tessuto comunitario storico d’ambito udinese, iniziativa da realizzarsi attraverso varie iniziative d’ascolto ed informazione culturale, sino a consultazione referendaria in ordine ai quadri elettivi odierni d’appartenenza rionale/frazionale, da supportarsi anche con confacente segnaletica toponomastica e recuperabili, in seguito, ai fini di un’auspicata rivisitazione di una qualche forma di ordinamento circoscrizionale, possibilmente recuperante, in via privilegiata, la tipologia dello schema radiale degli originari quintieri politico-militari della Udine dei Patriarchi, integranti spicchi di città e suburbio”. Questo prevedeva il punto A3 del “documento programmatico” proposto l’8 maggio 2018 dal Coordinamento Politico Euroregionalista Friulano / Coordenament Politic Euroregjonalistic Furlan “Europa Aquileiensis” ai candidati al ballottaggio per la carica di Sindaco di Udine ovvero al prof. Pietro Fontanini ed al dott. Vincenzo Martines. Fontanini, il 10 successivo, rispose positivamente. Da Martines, nessun riscontro. Il 10 stesso, la nuova piccola formazione politica ispirata agli orizzonti civisti ed euroregionalisti del movimento culturale del Fogolâr Civic si schierò in appoggio di Fontanini ed il suo supporto fu evidentemente determinante risultando il candidato eletto per una manciata di voti di scarto rispetto al concorrente. Una volta assunta la carica, Fontanini snobbò Europa Aquileiensis ed il suo articolato documento programmatico”, al punto dignorare tuttora unistanza d’incontro di verifica rimontante al 30 luglio scorso. “Va da sé che l’attuale riavvio delle Circoscrizioni udinesi procede, così, su binari ed in direzioni che non sono affatto quelli tratteggiati dal documento di Europa Aquileiensis. La prospettiva, anzi, è totalmente inversa. Dall’idea di Circoscrizioni autodeterminate identitariamente e politicamente si passa, senza pudore, a una sorta di ‘congiura’ partitocratica, corporativa, oligarchica, che ha partorito, ora, l’aborto dei Consigli di quartiere nominati‘, su indicazione delle forze politiche, di maggioranza e di opposizione, su segnalazione del più – per così dire – informato associazionismo oppure su autocandidatura di fatto riservata ai cittadini più attenti a ciò che partorisce Palazzo D’Aronco”. Così, in una nota del 14 gennaio 2019, il prof. Alberto Travain, “coordinatore e sviluppatore” del succitato soggetto politico civista-euroregionalista costituito a Udine il 14 novembre 2017 dai cittadini sig. Alfredo Maria Barbagallo, geom. Sergio Bertini, prof.ssa Gianna Bianchi, dott. Andrea Cantoni, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, sig. Maurizio Di Fant, prof. Giuliano Fabbro, dr. Fernando Luisi, sig. Claudio Moretti, arch. Roberto Pirzio-Biroli, sig. Andrea Sabbadini, sig.ra Mirella Valzacchi oltreché dallo stesso Travain. “Volavamo, forse, troppo alto per la classe politica locale eppure siamo stati utili, anzi determinanti, per l’elezione del Primo Cittadino. Auguriamo al sindaco Fontanini, alla sua maggioranza e alla sua compiacente opposizione davvero una chiusura degna di questo mandato, iniziato così male. Siamo stati ingenui. Ebbene, lo furono anche i Troiani, ingannati dal famoso cavallo, sacro agli dei. Non per questo indegni di rispetto. Avevamo scritto, il 15 maggio 2018, di confidare nell‘“onestât furlane”, nellafriulana onestà” di Fontanini. Fu ingenuità od irriducibile voglia di sperare che sia ancora possibile, in questa parte di mondo, stipulare un patto serio? A questo punto, è comunque evidente che i dadi sono tratti e il Rubicone è passato. Non vi sono margini di trattativa perché si conferma – come è stato sinora – che non vi sono interlocutori effettivi!”. Snobbato da Fontanini, alla cui elezione ha contribuito in modo decisivo, e molto disgustato da una “bipartisan congiura oligarchica, partitocratica, corporativa, dei Consigli di quartiere nominati ora incredibilmente dal Primo Cittadino, su segnalazione delle forze politiche e dell’associazionismo consenzienti, in aperto spregio alla democrazia rappresentativa”, il Coordinamento Politico Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis” rompe, dunque, i rapporti di considerazione e di cortesia con l’intera classe dirigente comunale. “Non abbiamo più nulla da dire a una ‘casta’ capace di arrivare a tanto. Vigileremo. Ci appelleremo al popolo, se esiste ancora e se vorrà ascoltare!” ha affermato Travain: “Noi crediamo in una Udine ‘Nuova Aquileia’ euroregionale e democratica ‘Atene del Friuli’: su questo, al momento, senza interlocutori all’altezza, è inutile cercare comprensione, condivisione, l’avvio di sinergie! Questo passa il convento ed è decisamente troppo poco!”.

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