GIOVEDÌ 20 MARZO 2014

Una delegazione del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, guidata dal prof. Alberto Travain, è giunta da Udine nella Serenissima dove, il 20 marzo 2014, è stata ospite della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, retta dall’arch. Renata Codello. La delegazione, gentilmente accompagnata dal sig. Antonio Amoroso, del personale di Segreteria, ha così potuto anche visitare quella Sala del Piovego di Palazzo Ducale, solitamente chiusa al pubblico, che fu per secoli annualmente teatro della singolarissima cerimonia dell’abbattimento, da parte dei dogi, in occasione del Giovedì Grasso, di dodici sagome di castelli simboleggianti la prepotenza dei potenti della regione friulana, antico rito rivisitato in chiave morale, civica e scolastica, e riproposto dai due sodalizi nel Friuli stesso sin dal 2000, con il coinvolgimento di cittadinanze, scolaresche e amministrazioni, nella ricorrenza commemorativa della clamorosa ribellione popolare della “Joibe Grasse” o “Crudel Zobia Grassa” locale del 1511, prima grande rivolta sociale della storia europea moderna. Quest’anno la cerimonia del cosiddetto “Carnevale Civico Studentesco”, contemplante l’abbattimento di torri allegoriche realizzate dalle scolaresche ed intitolate alle iniquità del vivere contemporaneo, si è svolta per la prima volta ad un tempo a Cividale e a Udine, vecchia e nuova capitale morale della friulanità, con ampio concorso di partecipanti. “Abbiamo scelto, dunque, quel rito carnevalesco – ricorda Travain – per creare un momento cerimoniale e di riflessione che costituisse simbolicamente un po’ le ‘Ceneri’ del potere o meglio ancora del prepotere, delle prepotenze, delle iniquità del vissuto attuale della nostra terra. Non si è affatto trattato di una celebrazione della Serenissima come esempio di giustizia amministrata tra le popolazioni della Terraferma anche se quest’immagine effettivamente trovò in passato una diffusione. Venezia senz’altro sfruttò il Friuli come una colonia, ma ponendo un freno, da dominatrice, alle vecchie classi dirigenti locali, automaticamente sino a un certo punto poté rappresentarsi come soccorritrice dei ceti subalterni di quella regione. Tale cerimonia, risalente al 1162 e rievocante il reiterato confronto tra l’antica repubblica marinara e l’estrema Terraferma feudale mitteleuropea, accosta anche, in fin dei conti, due anime fondamentali di una cultura interregionale alpino-adriatica che oggi si direbbe “euroregionale”. I richiami storici del rito riproposto ogni anno sfumano comunque immancabilmente e giustamente, ad ogni edizione, nell’immanenza dell’attualità, nell’ingenua utopia, nella goliardica rivoluzione, marche antropologiche tradizionali del Carnevale”. La delegazione movimentale approdata a Venezia era composta dal presidente prof. Travain e dai signori Giuseppe Capoluongo, Eralda Domini, Rosalba Meneghini, Gianfranco Savorgnan e Gloria Vello.

Precedente MIERCUS AI 19 DI MARÇ 2014 Successivo JOIBE AI 20 DI MARÇ 2014