Essendo sfumata, per cause di forza maggiore, la giornata di manifestazioni socioculturali intitolata “Mai Civic di Udin disore”, raccordante la periferia storica “superiore” udinese e i vicini Comuni dell’hinterland, iniziativa programmata per domenica 18 maggio 2014 dalla Pro Loco di Città “Borgo Sole Udineovest”, in collaborazione con il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” una cui delegazione, guidata dal presidente prof. Alberto Travain, avrebbe accolto, per una sosta commemorativa, i partecipanti alla cicloturistica, organizzata ad hoc dalla Pro Loco stessa, presso la leggendaria “Crôs di Cjasemate”, la croce campestre di Bonavilla, antico sito devozionale e cimelio legato al mito popolare del Beato Bertrando, lungo la storica via Trevisana che oggi segna il confine tra i Comuni di Martignacco e Pasian di Prato e che un tempo costituiva la principale arteria di collegamento tra Udine e l’Occidente. Su particolare istanza del proprio alfiere del “Quintiere” sociale di Gemona, sig. Franco Dorigo, il Fogolâr Civic non ha voluto comunque rinunciare all’occasione di visitare quel luogo “sacro, in termini religiosi; magico, in termini romantici; suggestivo, in termini laici” come l’ha definito il prof. Travain, ricordando il pionieristico passato impegno di promozione in cui, sullo scorcio del secolo scorso certo si distinsero l'”Academie” e il movimento socioculturale aggregantesi attorno ad essa. Ecco allora che giovedì 22 maggio 2014, una delegazione di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl, con il presidente Travain e l’alfiere Dorigo, ha ripercorso quell’antica strada, insieme agli amici della Pro Loco “Borgo Sole Udineovest” guidati dal loro presidente, arch. Giuseppe Vacchiano, sulle tracce di una memoria e di un’epica popolari il cui eco può ancora vibrare nei cuori di chi sa ascoltare.