Guardie Civiche culturali contro le mafie nell’Alpe-Adria

Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 26 maggio 2019

UNA MILIZIA CIVICA CULTURALE PER UNIRE IL POPOLO CONTRO LE MAFIE

Il Fogolâr Civic ha celebrato a Udine la “Giornata della Legalità”: Il presidente prof. Travain:‘Riarmare’ le cittadinanze di spirito guerresco e solidaristico!”. Spiegata, durante l’incontro sociale, un’antica bandiera delle “Cernide”, gli “Schützen” del Friuli.

Il 23 maggio 2019 il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, guidato dal prof. Alberto Travain, ha celebrato a Udine la “Giornata della Legalità” nell’anniversario dell’assassinio, in Sicilia, nel 1992, del giudice antimafia Giovanni Falcone, seguito, a meno di due mesi di tempo, da quello del collega Paolo Borsellino. “Noi non siamo qui a celebrare acriticamente una legalità ossia le leggi di uno Stato ma la rivolta contro l’ingiustizia che, sola, legittima, per contrasto,l’esistenza quelle leggi! Una rivolta che deve partire dalle coscienze rinnovate dei popoli, a partire dai nostri, quelli della vecchia Europa aquileiese o Mitteleuropa che dir si voglia! Bisogna ‘riarmare’ questi nostri popoli di spirito guerriero e solidaristico da spendere ogni giorno sulle barricate della vita sociale a tutela di un bene comune minacciato da avanzanti mafie e malavite!”. Così ha parlato il presidente fogolarista prof. Travain, che ha ribaditola validità del principio disicurezza partecipata” nonché l’auspicio di uno sviluppo su basi locali di organizzazioni di mutuo soccorso e presidio spontaneo socioculturale del territorio, evolventi il noto e vincente modello degli “Schützen” tirolesi e facenti magari capo anche alla tradizione molto diffusa delle Guardie Civiche oppure a quella più remota, in Friuli e nel Veneto, delle “Cernide”, truppa nazionale dell’antica Repubblica di Venezia. Una milizia civica culturale, insomma, per unire il popolo contro le mafie, forte dello spirito e del culto del passato di civiltà della difesa comune di ogni territorio. Tra gli intervenuti, anche il cameraro dell’Arengo popolare udinese, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, massima autorità elettiva del civismo del capoluogo friulano, oltreché presidente del Club per l’Unesco di Udine e priore italiano del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo; il procuratore arengario locale, dott.ssa Maria Luisa Ranzato; il sig. Giuseppe Capoluongo, priore della Confraternita del Santissimo Crocefisso di Udine oltreché consigliere dell’Arengo locale; le militanti fogolariste sig.ra Renata Marcuzzi, sig.ra Rosalba Meneghini, sig.ra Paola Taglialegne e sig.ra Mirella Valzacchi. Rappresentati, inoltre, il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, il Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis” ed il Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”. Durante l’incontro è stato, non senza emozione, simbolicamente spiegato un modello di bandiera delle antiche “Cernide” del Friuli.

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