Il “buon padre” del Friuli terremotato

20190201-4

Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 1 febbraio 2019

FOGOLÂR CIVIC ONORA ZAMBERLETTI

L’omaggio del movimento civista friulano all’onesto ‘buon padre’ del Friuli distrutto dall'”Orcolat” nel 1976.

Il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” si associa all’universale omaggio al compianto on. Giuseppe Zamberletti, commissario governativo alla gestione dei soccorsi all’epoca del terremoto del Friuli del 1976 e considerato padre della Protezione Civile italiana. “Tra la gente se ne parla a tutt’oggi come di persona onesta in un Friuli in cui ancora l’onestà era valore totalizzante e la società e la civiltà friulane non si trovavano ancora seriamente e diffusamente avvinte ed inquinate, oltreché da incombenti malcostumi forestieri, da atavici egoismi rinfocolati dal successivo eppure effimero benessere. Con il terremoto arrivarono i soldi per la ricostruzione e il Friuli cambiò volto davvero, in tutti i sensi, per cui la realtà sempre più si discostò dal fondato mito internazionale sulla probità delle nostre genti, che ancora pur regge in senso relativo ovvero al confronto con altre situazioni d’Italia e d’Europa!”. Così, il presidente del sodalizio, prof. Alberto Travain: “Quel ‘Commissario Straordinario’ in Friuli non si comportò alla stregua del peggiore ‘proconsole romano’, ma resta senz’altro, nella memoria del territorio, come una sorta di ‘buon padre di famiglia’ attorno al quale i friulani, già pronti per conto proprio a rimboccarsi le maniche come da costume, trovarono un consonante riferimento comune”. Per ricordare il personaggio, spentosi nella sua Varese il 26 gennaio 2019, una delegazione del Fogolâr Civic ha sostato di fronte al pregnante affresco celebrativo dell’antica tenacia aquileiese nel salone del Parlamento della Patria del Friuli, al Castello di Udine, richiamo all’irriducibilità mitica del popolo friulano, ben testimoniata anche in faccia all”Orcolat’.

Precedente The 'good father' of earthquake Friuli Successivo Il “bon pari” dal Friûl dal Taramot