Joibe ai 29 di Setembar 2016, scomençade cui bots de cjampane citadine che e puarte il so non e la dimostrazion di une imagjin laiche dal fondadôr so, Patriarcje Beltram, in graciis di chei dal moviment civic culturâl alpin-adriatic dal Fogolâr Civic, si à dât dongje a Udin, pe clamade ordenarie, li di Palaç Garzulin, cuartîr de Scuele Superiôr de Universitât dal Friûl, chê samblee di partecipazion citadine rionzude che daûr de Storie si dîsi Renc, che cussì e à votât la sô anuâl sorestanzie e destinât su diviers ponts e argoments plusôrs.
NOTIZIE sociâl pe stampe taliane – Udin, 2.X.2016
(risultive: Cancelarie dal Renc di Udin)
“Camerarius” o Cameraro / Cjamerâr (presidente): prof.ssa Renata Capria D’Aronco; “Procuratores” o Procuratori / Procuradôrs (vicepresidenti): arch. Amerigo Cherici, dott.ssa Maria Luisa Ranzato; “Cancellarius” o Cancelliere / Cancelîr (segretario): prof. Alberto Travain; “Consiliarii” o Consiglieri / Conseîrs: dott. Carlo Alberto Lenoci per il quintiere di Aquileia, sig. Attilio Calligaro e sig.ra Luisa Faraci per il quintiere di Gemona, geom. Sergio Bertini e sig.ra Jolanda Deana per il quintiere di Grazzano, sig. Alfredo Maria Barbagallo per il quintiere di Mercatovecchio. Queste, le magistrature popolari elette per l’anno 2016-2017 dall’assemblea civica partecipativa udinese storicamente denominata “Arengum” o Arengo / Renc nella sua ultima, tradizionale, tornata, tenutasi nella ricorrenza di San Michele Arcangelo. Un’appassionata riunione-fiume, quella di giovedì 29 settembre 2016, svoltasi a Udine nella splendida cornice della Sala del Consiglio della prestigiosa sede universitaria di Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, nei borghi storici cittadini, grazie alla cortese ospitalità dell’Ateneo friulano. Un ricco susseguirsi d’interventi, proposte, dibattiti, deliberazioni, dal mattino sino al tardo pomeriggio, con inizio dei lavori salutato da Palazzo D’Aronco, casa comunale, con i rintocchi dell’antica Campana dell’Arengo, eccezionalmente suonata dal giovane campanaro o “scampanotadôr” del Fogolâr Civic, lo studente Carlo Alberto Moretti. Nel suo indirizzo benaugurale, il sindaco prof. Furio Honsell, intervenuto ufficialmente in fascia, ha garantito debito ascolto da parte dell’Amministrazione municipale alle istanze emergenti dalle riunioni del civico consesso e ha usato parole di sincera gratitudine verso coloro che, in tempi di crisi della politica, si stanno impegnando nell’auspicata rivitalizzazione dell’antica assise popolare urbana, risalente al Trecento e abolita nel 1513, monumento storico alla democrazia partecipata locale. Tra questi, il Primo Cittadino, ha citato in particolare detto sodalizio “fogolarista” presieduto dal prof. Alberto Travain, primo promotore dell’iniziativa, approdata nel 2015 all’“autoriconvocazione” civica dopo 502 anni. In apertura dei lavori, l’assemblea si è levata in piedi all’ingresso in aula dell’icona effigiante il patriarca aquileiese Bertrando di Saint Geniès, leggendario fondatore dell’Arengo, dipinta nel 2001, anno della sua proclamazione a Patrono Civile di Udine, dall’artista friulana Roberta Masetti. In tale occasione, la preziosa icona è stata retta e scortata da una rappresentanza territoriale dello stesso Fogolâr Civic, composta dai cittadini sig.ra Marisa Celotti, sig.ra Milvia Cuttini e sig. Maurizio Di Fant. Gesto rituale, questo, seguito dall’allocuzione dell’esecutivo assembleare uscente, letta dal procuratore Travain per conto del cameraro D’Aronco e conclusa con il deferente omaggio del consesso alla memoria del “valentissimo fiumicellese Giulio Regeni, cittadino ideale di una Udine degna Capitale del Friuli”. Dopo il rinnovo delle cariche popolari, il giuramento prestato dagli eletti sull’icona del Patrono laico e gli auspici propiziatori loro indirizzati dal cappellano del Fogolâr Civic, don Tarcisio Bordignon, s’è sviluppata la trattazione delle proposte formulate dalla cittadinanza convenuta e spazianti tra i più disparati campi del bene e dell’interesse collettivi: dal caso Regeni al quarantennale del terremoto del 1976 sino al 150° dell’annessione di Udine all’Italia; dalle tematiche della partecipazione civica e della mobilitazione culturale in città e nei quartieri a quelle inerenti all’educazione inclusiva; dalla materia identitaria locale relativamente alla gestione del territorio alle molteplici opportunità derivanti dall’eredità morale aquileiese; dalle problematiche legate al campo dell’informazione e della comunicazione alle situazioni di emergenza igienica in certe specifiche aree urbane. Ad animare la discussione, si sono registrati interventi, chiose e dichiarazioni dei cittadini sig. Alfredo Maria Barbagallo, geom. Sergio Bertini, don Tarcisio Bordignon, sig. Attilio Calligaro, prof. Renata Capria D’Aronco, sig.ra Jolanda Deana, arch. Amerigo Cherici, sig.ra Luisa Faraci, dott. Carlo Alberto Lenoci, dr. Fernando Luisi, sig.ra Antonietta Monzo Menossi, sig.ra Laura Nazzi, sig. Franco Picco, dott. Maria Luisa Ranzato, sig. Mario Rizzi, prof. Alberto Travain e sig.ra Mirella Valzacchi. Le singole deliberazioni del rinnovato Arengo cittadino saranno rese pubbliche dopo la prima riunione delle magistrature neoelette.