La Zornade de Contadinance o dal orgoi civic regjonâl

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Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 11 Dicembar 2018

GUAI A GOVERNANTI!”

Per iniziativa del Fogolâr Civic, celebrati a Udine i cinque secoli della prima vittoria della Contadinanza, inedito controparlamento di popolo della regione storica. Invitate tutte le autorità regionali e locali. Presenti qualificate espressioni del civismo e dell’associazionismo oltreché esponenti delle Istituzioni. “Quel passato innanzitutto ci insegni a non essere sudditi ovvero ‘sotans’ dei nostri pubblici amministratori ossia dei ‘sorestants’!” ha rimarcato il presidente “fogolarista” prof. Travain, primo promotore delle rimembranze.

Il messaggio che un popolo, in tutte le sue componenti ed in tutte le sue formazioni sociali, dovrebbe poter oggi trarre da questa speciale rimembranza storica, sarebbe quello di non abdicare e questo ancor meno in ossequio a traviati principi di democrazia, di fatto al servizio di oligarchie investite dal voto della cittadinanza e senza alcun obbligo di verifica in corso di mandato. Qualcuno un tempo disse ‘Guai ai vinti!’. Noi dovremmo dire ‘Guai a governanti!’, di qualunque colore essi siano”. Così, il prof. Alberto Travain, “Coordinatore Generale del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico ‘Fogolâr Civic’, Presidente del Circolo Universitario Friulano ‘Academie dal Friûl’, Dirigente del Coordinamento Euroregionalista Friulano ‘Europa Aquileiensis’, Conservatore del Coordinamento Civico Udinese ‘Borgo Stazione’, Delegato Presidenziale del Club per l’Unesco di Udine per la formazione civica e la cittadinanza attiva”, ha concluso, domenica 9 dicembre 2018, a Udine, presso la Scala Mercatovecchio dell’antica loggia municipale, la sua orazione celebrativa del “cinquecentenario dell’affermazione politica della cittadinanza regionale storica friulana, evento enorme per importanza civile e culturale, di emancipazione civica di un popolo, ma anche affermazione concreta in Europa di un principio ancor oggi fortemente osteggiato, le cui radici più nobili si trovano nella remota e gloriosa istituzione romana dei ‘tribuni della plebe’, cui, inedita, in Età Moderna, fece eco la ‘Contadinanza del Friuli’: l’idea, insomma, di un presidio ovvero di un contrappeso civico efficiente e permanente da giustapporre ed opporre agli organi decisionali di una comunità”. Nel 1518, infatti, “la ‘Dominante’ Venezia sospese una norma votata dalle classi dirigenti friulane riunite a parlamento, rispondendo così a una richiesta di contraddittorio da parte dei rappresentanti del popolo dei contadi, che avevano descritto quella normativa come fatta ‘a danno e ruina nostra’: si sviluppava così un percorso di concreta trasformazione del popolano del Friuli da ‘suddito’ a ‘cittadino’ della sua terra, percorso tortuoso, avviato proprio presso quella stessa loggia, il 9 dicembre 1503, e ad oggi, ‘mutatis mutandis’, tutt’altro che giunto a compimento” ha rimarcato Travain. Apprezzata la presenza all’incontro della consigliera comunale udinese prof.ssa Elisabetta Marioni, delegata del sindaco prof. Pietro Fontanini, la quale ha voluto esprimere parole di condivisione circa l’importanza dell’istituzione della Contadinanza nella storia locale oltre a rappresentare il sostegno dell’Amministrazione cittadina nei confronti di iniziative tese al recupero e alla riproposizione del passato più notabile della città. Applauditissimo il consigliere regionale prof. Furio Honsell, ex primo cittadino udinese proverbialmente attento e presente alle iniziative di cultura civica proposte dal movimento guidato dal prof. Travain. Honsell ha rinnovato il suo apprezzamento per un’azione socioculturale tesa, ha ricordato, non tanto a rievocare quanto a rinnovare antichi dibattiti sempre attuali ed universali, ricercati nella vicenda di Udine e del Friuli ed ha, inoltre, auspicato un utile prosieguo della dell’iniziativa civica rivolta al consolidamento in città di una rinata assemblea popolare partecipativa, riedizione contemporanea dell’Arengo comunale democratico istituito nel Medioevo dal patriarca aquileiese Bertrando. Ad avallare questa lettura del valore presente del ricordo del passato e del ruolo centrale svolto in tanti anni dal Fogolâr Civic in sede locale e non solamente, ha preso la parola anche, poi, lo storico Alfredo Maria Barbagallo, intellettuale romano approdato in Friuli inseguendo eccezionali ipotesi di studio che l’hanno senz’altro condotto nella terra di Aquileia. A conclusione dell’incontro, l’intervento del “cameraro” del suddetto Arengo udinese attualizzato, la popolarissima prof.ssa Renata Capria D’Aronco, storica presidente del Club per l’Unesco di Udine, la quale ha tenuto a rimarcare in particolare il dovere civico di testimonianza del ricordo di coloro che in passato e nell’oggi si sono ritrovati o si ritrovano defraudati e impossibilitati ad ottenere rispetto e giustizia. Al termine, l’annuale foto sociale alla Scala Mercatovecchio imbandierata con lo stendardo del Fogolâr Civic recante i colori della Contadinanza. Presenti, per il movimento civico-fogolarista sopraccitato, una delegazione di attivisti formata dai cittadini Manuela Bondio, Marisa Celotti, Iolanda Deana, Luisa Faraci, Renata Marcuzzi, Eugenio Pidutti, Paola Taglialegne e Mirella Valzacchi nonché dalla presidente dell’Associazione Giulietta e Romeo in Friuli, dott.ssa Laura Zanelli. Commenti a margine: “Un’iniziativa invitante a trarre valida lezione da un eccezionale passato di lotte e conquiste democratiche, s’era detto, ma Udine e il Friuli di oggi sembrano persino temere il confronto con il proprio passato più animoso ed inventivo, per cui lo confinano in una storia finita, conclusa, di cui non saprebbero costituire coerente sviluppo. Una ‘Capitâl dal Friûl’ all’altezza della situazione vederebbe senz’altro, ad esempio, nel ricordo dell’appoggio dato alla Contadinanza, la radice più attuale di un proprio ruolo da riprendere nel presente come raccordo e vera bandiera delle istanze civiche dei territori di fronte alle autorità sovraordinate!” ha soggiunto Travain. Un esplicito invito a partecipare all’iniziativa, personalmente od a mezzo nota, era stato inoltrato individualmente ai recapiti elettronici di “Presidente, Assessori e Consiglieri del Friuli Venezia Giulia; Sindaco, Assessori e Consiglieri del Comune di Udine”. Eccone, a seguire, il testo. “Essere figli coscienti di questa nostra regione composita dovrebbe anche significare conoscerne e condividerne le mille peculiarità e soprattutto le esperienze storiche che maggiormente ne rappresentano l’eccellenza di fronte al mondo, di fronte all’Europa, di fronte all’Italia. Tra tali esperienze, a questa nostra regione odierna, la Friulanità centro-occidentale porta, ad esempio, certamente in dote l’eccezionale sperimentazione di un organo di controllo popolare territoriale, singolare riedizione moderna del tribunato della plebe romana, a presidio del buon governo delle autonomie regionali. Ebbene, è inveterato costume del trentennale movimento in firma quello di celebrare la data storica del 9 dicembre, anniversario rivendicativo di quel controparlamento di popolo dell’antica Patria del Friuli ossia la ‘Contadinanza’ friulana (1503), alla stregua di una spontanea Festa del Cittadino FVG o dell’orgoglio civico regionale, occasione per non disperdere la lezione delle mille esperienze di democrazia e partecipazione che sono tesoro e utile contributo di civiltà di questa regione alla vicenda dell’Umanità e della sua affrancazione politica. Eccoci, allora, a partecipare l’intenzione nostra di perseverare nella promozione di tali memorie, rinnovando, quindi, anche quest’anno, domenica 9 dicembre 2018, alle ore 11.30, a Udine, presso la scala d’accesso alla storica Loggia del Lionello affacciata al Mercatovecchio, un breve momento civico spontaneo d’incontro pubblico nel luogo che vide per la prima volta le rappresentanze rustiche invocare l’appoggio della città, allora vera capitale popolare friulana, attorno all’idea di una deputazione plebea del territorio da contrapporre all’assemblea feudale. Sarà l’occasione anche per ricordare i cinque secoli della prima effettiva vittoria politica del corpo civico regionale sul parlamento d’Antico Regime (1518), fatto di portata civile enorme che abbiamo aspettato di ricordare solamente oramai alla fine dell’anno, nella tanto pia quanto vana speranza di poterci vedere sopravanzati dai più alti presidi istituzionali della cultura e dell’identità delle nostre terre”. Indirizzi di saluto erano giunti dalla Presidenza della Regione (pres. Massimiliano Fedriga) e dagli Assessorati regionali alle Attività Produttive e Turismo (ass. Sergio Emidio Bini), alla Cultura e allo Sport (ass. Tiziana Gibelli) e alle Risorse Agroalimentari, Forestali e Ittiche (ass. Stefano Zannier). Dal Comune di Udine era pervenuta cordiale nota personale a firma dell’Assessore alla Cultura Fabrizio Cigolot. L’invito elettronico a presenziare o a voler condividere con un messaggio era stato spedito giovedì 6 novembre 2018. Sino al momento della cerimonia, tenutasi domenica 9 dicembre 2018, alle ore 11.30, alla segreteria sociale mittente risultavano senza alcun cenno di riscontro le conferme di ricezione degli assessori FVG Alessia Rosolen e Barbara Zilli nonché dei consiglieri regionali Sergio Bolzonello, Antonio Calligaris, Mauro Capozzella, Chiara Da Giau, Franco Iacob, Simona Liguori, Franco Mattiussi, Enzo Marsilio, Elia Miani, Diego Moretti, Massimo Moretuzzo, Simone Polesello, Francesco Russo, Mariagarzia Santoro, Cristian Sergo, Cristiano Shaurli. Ugualmente dicasi riguardo agli assessori comunali udinesi Maurizio Franz, Silvana Olivotto e Daniela Perissutti. Entro lo svolgimento dell’iniziativa, non si sono registrati ulteriori avvisi di ricevimento da parte dagli assessori forogiuliani Sebastiano Callari, Graziano Pizzimenti, Riccardo Riccardi, Pierpaolo Roberti e Fabio Scoccimarro, nonché dai consiglieri della Regione Leonardo Barberio, Alessandro Basso, Diego Bernardis, Giampaolo Bidoli, Mauro Bordin, Luca Boschetti, Alberto Budai, Piero Camber, Tiziano Centis, Nicola Conficoni, Roberto Cosolini, Ilaria dal Zovo, Mauro Di Bert, Igor Gabrovec, Giuseppe Ghersinich, Claudio Giacomelli, Antonio Lippolis, Stefano Mazzolini, Edy Morandini, Ivo Moras, Giuseppe Nicoli, Mara Piccin, Giuseppe Sibau, Alfonso Singh, Danilo Slokar, Maddalena Spagnolo, Lorenzo Tosolini, Stefano Turchet, Andrea Ussai, Christian Vaccher e Piero Mauro Zanin. Lo stesso dicasi per quanto concerne gli assessori udinesi Giovanni Barillari, Elisa Battaglia, Alessandro Ciani, Francesca Laudicina, Loris Michelini e Paolo Pizzocaro nonché per i consiglieri municipali Enrico Andreucci Florio, Claudia Basaldella, Enrico Berti, Enrico Bertossi, Mirko Bortolin, Pompea Maria Rosaria Capozzi, Andrea Cunta, Cinzia Del Torre, Antonio Falcone, Carlo Giacomello, Giovanni Govetto, Lorenza Ioan, Domenico Liano, Simona Liguori, Giovanni Marsico, Vincenzo Martines, Marcello Mazza, Eleonora Meloni, Pierluigi Mezzini, Lorenzo Patti, Carlo Pavan, Monica Paviotti, Federico Angelo Pirone, Antonio Pittioni, Mario Pittoni, Riccardo Salvatore Rizza, Sara Rosso, Pierenrico Scalettaris, Marco Valentini, Alessandro Venanzi, Luca Onorio Vidoni e Michele Zanolla.

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