La voce del popolo udinese

20190122-2

Comunicato ARENGUM/ARENGO/RENC alla stampa italiana – Udine, 22 gennaio 2019

LA PAROLA AL POPOLO UDINESE

Numerose istanze inerenti alle più varie materie salgono dalla cittadinanza attraverso l’antica assemblea popolare di Udine, l’Arengo, rivitalizzata nel 2015. Verbali e delibere del congresso civico depositati a Palazzo D’Aronco.

L’“Arengo”, in friulano “Renc”, ovvero l’assemblea spontanea della cittadinanza udinese odierna, consesso di partecipazione democratica ispirato all’organo sovrano omonimo che fu alla base del Comune medievale, ha ora depositato presso gli uffici municipali verbali e delibere della sua ultima riunione ordinaria. Infatti, lunedì 21 gennaio 2019, il “cancelliere” del congresso civico prof. Alberto Travain si è presentato presso il Protocollo comunale, accompagnato dal “cameraro” prof.ssa Renata Capria D’Aronco e dal “procuratore” dott.ssa Maria Luisa Ranzato, per gli espletamenti di rito, quest’anno ritardati a causa delle titubanze di ordine diplomatico sorte in seno alle deputazioni assembleari in ordine ad incongruenze rilevate nelle relazioni con la neoinsediata Amministrazione civica retta dal sindaco prof. Pietro Fontanini. A seguire, nell’ordine di votazione, l’elenco delle dichiarazioni e delle esortazioni popolari prodotte dall’assemblea arengaria cittadina, rinnovata ospite dell’Università degli Studi di Udine nel salone d’onore del prestigioso Palazzo di Polcenigo Garzolini di Toppo Wassermann il 1° ottobre 2018: ESORTAZIONE in ordine a riproposizione dei ludi palieschi a Udine (arengumutini011018.10.11.1); ESORTAZIONE in ordine a implementazione dei percorsi dei giardini del Castello di Udine (arengumutini011018.11.4.2); ESORTAZIONE in ordine a valorizzazione della casa natale di Giovanni da Udine (arengumutini011018.12.4.3); ESORTAZIONE in ordine ad attivazione di ascensore d’accesso al Castello di Udine (arengumutini011018.13.7.1); DICHIARAZIONE in ordine a simbologia civica e arengaria a Udine (arengumutini011018.16.11.4); DICHIARAZIONE in ordine a riconoscimento ideale del toponimo “Belvedere 18 Luglio / Bielvedê 18 di Lui” presso il Castello di Udine (arengumutini011018.17.11.5); ESORTAZIONE in ordine a riconoscimento istituzionale del toponimo “Belvedere 18 Luglio / Bielvedê 18 di Lui” presso il Castello di Udine (arengumutini011018.18.11.6); ESORTAZIONE in ordine a tutela e valorizzazione culturali-ambientali della piazzetta della Lanterna annessa a Piazza Matteotti (arengumutini011018.19.11.7); ESORTAZIONE in ordine a ripristino di legalità e decoro sul colle del Castello di Udine (arengumutini011018.20.11.8); ESORTAZIONE in ordine a presidio di pulizia e decoro nel Centro Storico di Udine (arengumutini011018.21.11.9); ESORTAZIONE in ordine a messa in sicurezza dei marciapiedi di Via Mercatovecchio e di tutto il Centro Storico di Udine (arengumutini011018.22.11.10); ESORTAZIONE in ordine a tutela reale dei diritti dei residenti di fronte agli eccessi della mondanità cittadina di Udine (arengumutini011018.23.11.11); ESORTAZIONE in ordine a presidio sui disagi connessi al servizio bus cittadino di Udine (arengumutini011018.24.11.12); ESORTAZIONE in ordine a ridefinizione dell’UTI del Friuli Centrale come nuova area metropolitana di Udine (arengumutini011018.25.11.13); ESORTAZIONE in ordine a ripristino della pubblicazione dei recapiti elettronici dei Consiglieri comunali di Udine sul sito internet municipale (arengumutini011018.26.11.14); ESORTAZIONE in ordine a riconoscimento istituzionale del Compleanno della Città di Udine (arengumutini011018.28.11.16); DICHIARAZIONE in ordine a sicurezza partecipata a partire da Udine (arengumutini011018.29.11.17); ESORTAZIONE in ordine a indizione di refendum popolare sulla destinanzione della carreggiata di Via Mercatovecchio a Udine (arengumutini011018.30.11.18). L’Arengo udinese, risorto nel 2015 per iniziativa associazionistica promossa segnatamente dal sodalizio del Fogolâr Civic, rimonterebbe al governo del grande patriarca medievale aquileiese Bertrando di Saint Geniès, proclamato anche certamente per questo nel 2001 Patrono Civile della “Capitale del Friuli Storico”.

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