L’ex Sindaco di Udine insieme al “suo” popolo

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Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 7 marzo 2019

HONSELL AL FOGOLÂR CIVIC: VOI RAPPRESENTATE UNA RESISTENZA DELLA CULTURA CIVICA ALL’IMBARBARIMENTO DELLA SOCIETÀ!”

Sotto le volte della casa natale di Giovanni da Udine, maestro del Rinascimento contro l’oscurantismo medievale, una delegazione del movimento civico culturale euroregionalista guidato dal prof. Alberto Travain ha incontrato l’ex sindaco della capitale storica friulana per uno scambio di riflessioni sull’attualità.

Se voi smettete, chi resta, a Udine, ad incarnare quel civismo recuperante le tradizioni di Aquileia antica e del Medioevo oltreché le istanze di democrazia popolare che, già nel Rinascimento, portarono all‘eccezionale istituzione della Contadinanza, rivisitazione friulana dell’antico tribunato della plebe romana? Io il vostro messaggio altrove non l’ho mai incontrato. Non chiaramente in certo friulanesimo ideologico, sostanzialmente appiattito sul passato. Voi interpretate il presente ricercandone nei grandi fatti moralizzatori della nostra storia una chiave di lettura radicata nell’esperienza reale e ideale del territorio. In una fase di oscurantismo, superficialità, passività diffusi, la vostra funzione si conferma importante. Oggi, tra la gente, non si tratta soltanto di disparità di censo, ma di conoscenza, di preparazione. C’è davvero difficoltà ad incontrare interlocutori animati da vera tensione verso un progresso, che sapientemente non può prescindere dal passato. Il nostro è tempo di resistenza, di resistenza partigiana all’imbarbarimento. Dico questo nella casa natale di Giovanni da Udine, maestro del Rinascimento, quindi di un ritorno alla cultura classica contro un’idea di barbarie”. Così, l’ex sindaco di Udine, prof. Furio Honsell, invitato dal presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, prof. Alberto Travain, ad un appuntamento di riflessione sui destini del capoluogo storico friulano sotto la nuova Amministrazione nonché sul ruolo del trentennale sodalizio civista-euroregionalista. L’incontro è avvenuto martedì 5 marzo 2019, in un luogo di particolare pregnanza storico-culturale ovvero sotto le volte a crociera della casa natale di Giovanni da Udine, sull’odierna piazza Garibaldi, nei locali dell’apprezzata caffetteria al piano terra, sotto l’insegna “Al vecchio tram”. Presenti, i più attivi esponenti del “cjavedâl” del Fogolâr Civic ossia del gruppo operativo sociale: la segretaria sig.ra Iolanda Deana ed i collaboratori sig. Alfredo Maria Barbagallo, sig.ra Marisa Celotti e sig.ra Milvia Cuttini. Un cordiale indirizzo di saluto all’ex primo cittadino udinese è giunto dalla prof.ssa Renata Capria D’Aronco, cameraro dell’Arengo udinese oltreché presidente del Club per l’Unesco di Udine e priore nazionale del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo, la quale ha rinnovato “il più grato ricordo di un sindaco che, senza alcun calcolo politico-elettoralistico, si è fatto, per dieci anni, ascoltatore attento e rispettoso oltreché dichiarato discepolo culturale di un piccolo e nobile movimento che ha enormemente contribuito ad un rinnovo veramente ‘radicato’ della cultura civica cittadina”. Nella figura presidenziale del prof. Alberto Travain, presenti anche il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, il Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis” ed il Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”. Travain ha illustrato al “vecjo sindic” la situazione della città a quasi un anno dall’insediamento dell’Amministrazione guidata dal prof. Pietro Fontanini, rilevando, da un lato, le linee condivise dal Fogolâr Civic e segnalando, dall’altro, i motivi di scontro: dalle modalità di gestione della questione traffico in Via Mercatovecchio a quelle inerenti alle celebrazioni della fine del Primo Conflitto Mondiale sino al tema clou, sul piano democratico, dell’istituzione di Consigli di quartiere “nominati” su indicazione della partitocrazia, dell’associazionismo e della cittadinanza compiacenti. “Abbiamo ufficialmente rotto le relazioni di cortesia con Palazzo D’Aronco – ha ricordato il presidente del Fogolâr Civic non trovando udienza e riscontro alle nostre istanze collaborative ad incremento di un buon governo della città. Non pendendo affatto dalle casse del Comune, poiché ci reggiamo autonomamente autofinanziandoci, non rientriamo nel novero delle associazioni tenute al guinzaglio da eventuali pubblici contributi, per cui siamo completamente liberi, di diritto e di fatto, da vincoli di adesione o di sudditanza nei confronti dei ‘sorestants. Ci chiediamo, piuttosto, se scegliere l’“Aventino” ossia negare collaborazione – già rifiutata, di fatto – e considerazione nei riguardi dell’Amministrazione in carica, per il periodo di mandato restante, oppure se optare metaforicamente per un altro colle dell’Urbe, il Gianicolo, quasi sorta ‘Osoppo romana’, memore di attiva ed epica resistenza civica durante il Risorgimento, dal quale una cannonata, ancor oggi, ogni giorno sigla il mezzodì: questo, per dire presidio vigile, fieramente pronto a rintuzzare ritenuti attacchi alla migliore cultura civica di Udine, del Friuli e di quell’Europa ‘aquileiese’ facente capo un tempo alla città nel solco delle vicissitudini della grande metropoli romana altoadriatica”. “Siate voi stessi come avete sempre fatto! Proseguite sulla vostra strada: alla fine la verità prevale!” ha consigliato ai fogolaristi udinesi l’ex sindaco prof. Honsell, attualmente consigliere regionale, che si è intrattenuto con la delegazione proprio per riflettere sui grandi temi civili e culturali in cui Udine e il Friuli, dal loro remoto passato ad oggi, hanno saputo distinguersi per virtù. Ci si è soffermati anche, poi, sugli studi di Barbagallo, lo storico romano-udinese le cui ricerche sulla vicenda delle massime reliquie cristologiche hanno condotto alla formulazione di ipotesi straordinariamente correlanti la realtà friulano-aquileiese a una dimensione internazionale ovvero globale, con particolari collegamenti interessanti Roma e la Gran Bretagna. S’è ragionato sul grande valore esperienziale, educativo, formante, della conoscenza storica, condividendo una negativa considerazione dell’iniziativa governativa di abolizione del tema di Storia dall’esame di maturità, iniziativa contro la quale, a livello udinese, si era già autorevolmente alzata anche la voce del cameraro presidente dell’Arengo, massima autorità morale del civismo urbano locale, prof.ssa Capria D’Aronco. Commenti positivi dal Fogolâr Civic, a fine riunione: “Abbiamo rivisto molto volentieri quello che sinora personalmente, nel mondo politico-istituzionale, è stato il massimo sostenitore ideale della ‘missione’ del nostro sodalizio nella società locale e non solamente. Nessuno come Honsell ha mai compreso e saputo esplicare correttamente, in tutta la loro profondità, contenuti e orizzonti della perseverante azione socioculturale del Fogolâr Civic. Vedevamo e ci ostiniamo ancora a vedere in lui non tanto il capo di una fazione, rispetto alla quale su certi temi anche divergiamo, ma un leader civico di primo rango, atto ad aggregare rispettosamente esperienze diverse del territorio: insomma, una risorsa per una città, per una regione, per una politica cui paiono sovente mancare i contenuti portanti di una grandezza, memoria passata, di là da ritornare!.

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