LUGLIO 2015 – LA RIFLESSIONE DEL FOGOLÂR CIVIC

UNA “STATUA DELLA LIBERTÀ” VIVENTE

Il giovane sodale di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl, Francesco Nicolettis, ha inviato dall’Inghilterra al presidente prof. Alberto Travain e aderenti una particolare riflessione in ordine all’anniversario civico statunitense del 4 luglio, riflessione comparante ineditamente i valori originari degli Stati Uniti e quelli della piccola Patria del Friuli…

Not like the brazen giant of Greek fame,
With conquering limbs astride from land to land;
Here at our sea-washed, sunset gates shall stand
A mighty woman with a torch, whose flame
Is the imprisoned lightning, and her name
Mother of Exiles. From her beacon-hand
Glows world-wide welcome; her mild eyes command
The air-bridged harbor that twin cities frame.

“Keep, ancient lands, your storied pomp!” cries she
With silent lips. “Give me your tired, your poor,
Your huddled masses yearning to breathe free,
The wretched refuse of your teeming shore.
Send these, the homeless, tempest-tost to me,
I lift my lamp beside the golden door!”
(Emma Lazarus, The New Colossus, 1883)

Non come il greco bronzeo gigante
Sopra ogni sponda despota predace:
Qui, su le soglie ove son l’onde infrante
S’ergerà la gran Donna dalla face
Che fe’ prigione il lampo, e un nome santo
Avrà: Madre degli Esuli. Il vivace
Suo faro invita il mondo, e il pio sembiante
Scruta il mar che tra due città si giace.

Antiche terre, – ella con labbro muto
Grida – a voi la gran pompa! A me sol date
Le masse antiche e povere e assetate
Di libertà! A me l’umil rifiuto
D’ogni lido, i reietti, i vinti! A loro
La luce accendo su la porta d’oro.

(Emma Lazarus, The New Colossus, 1883, versione italiana a cura del poeta italo-americano Joseph Tusiani)

“Ho introdotto questa mia lettera con questo sonetto, campeggiante sul basamento della Statua della Libertà nella Baia di Hudson, perchè penso che esso rappresenti davvero l’essenza del Sogno Americano. Si tratta dell’idea, infatti, che ha spinto i Padri Fondatori degli Stati Uniti a stendere la Dichiarazione d’Indipendenza; l’idea che ha portato tredici piccole colonie a ribellarsi al potente Impero britannico. La promessa di una terra in cui ricominciare, una terra dell’opportunità per tutti, una terra in cui trovare rifugio. Retorica? Ingenuità? Certo e io sono consapevole che questa immagine dell’America è lontana dalla realtà. Eppure l’America è stata per tanto tempo in luogo in cui gli Europei, rifiutati dai loro Paesi, hanno trovato la possibilità di riscattarsi, di migliorare la propria vita e realizzare i propri sogni. Dopo tutto, per tanta gente, l’America è ancora un faro di libertà e di opportunità, un luogo sicuro in cui cercare rifugio dalla spietatezza di questo mondo. L’idea dei Padri Fondatori era quella di una repubblica in cui ognuno fosse libero di vivere e prosperare, una repubblica governata dal popolo e per il popolo. Ed in parte questa speranza, questa volontà, è divenuta realtà, costituendo gli Stati Uniti d’America la più antica ed ininterrotta democrazia del pianeta! Ma ben prima della nascita di questa nazione, qualcun altro, in una piccola terra nel cuore dell’Europa, aveva tentato qualcosa di simile; aveva tentato di portare prosperità, opportunità e libertà alla gente del Friuli; aveva tentato di renderla orgogliosa di essere friulana e non si era risparmiato nel difendere quell’idea di patria da minacce esterne ed interne. Egli difese i Friulani dall’arroganza dell’aristocrazia locale, si erse a difesa dei più poveri ed umili come una Statua della Libertà vivente. Il 4 luglio, oggi, non è soltanto, quindi, una festa americana ma mondiale, una giornata in cui si festeggiano I diritti di tutti gli esseri umani a essere liberi e felici, una giornata per celebrare coloro che oggi come ieri difendono i più poveri del mondo contro la tirannide del potere fornendo loro uno scudo dietro cui ripararsi e un’opportunità di redenzione, d’indipendenza! Il 4 luglio è ad un tempo il Giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti ma anche dell’inizio di una nuova era per la terra friulana a motivo della nomina a suo patriarca di Bertrando di Saint Geniès. ‘God bless the United States of America e che Diu al benedissi il Friûl e il Beât Beltram!’”.

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