MARTARS AI 30 DI AVOST 2016

Martars ai 30 di Avost 2016, cuntune letare destinade al Sindic di Paulâr, sâr Daniele di Gleria, il moviment civic culturâl alpin-adriatic dal Fogolâr Civic e ancje il circul universitari furlan de Academie dal Friûl, sot dal prof. Alberto Travain, a àn memoreât l’inovâl dai 538 agns de vitoriose resistence cjargnele dal 1478 sul Plan di Lanze cuintri dal Turc.

NOTIZIE sociâl pe stampe taliane – Udin, 30.VIII.2016

Pregiatissimo, felicemente incalzati anche da pregnante intervento culturale del noto intellettuale carnico Renzo Balzan, apparso – come segnalatoci da nostro carissimo collaboratore, don Tarcisio Bordignon – nell’edizione di giugno dell’ormai quarantennale bollettino parrocchiale tolmezzino, delle frazioni di Caneva e Casanova, promosso dal locale parroco don Leo e intitolato ‘La Dardagne’, i sodalizi in firma rinnovano senz’altro il loro intento commemorativo dell’epica resistenza popolare dei ‘Cjargnei’ al Cason di Lanza il 30 agosto 1478 contro le incursioni turchesche nelle nostre regioni tra Danubio e Adriatico, resistenza seguente quella altrettanto epica ma sfortunata dei Carinziani a Coccau, che dall’anno scorso le suddette organizzazioni hanno iniziato a ricordare in loco, associandovi anche la rimembranza della leggendaria e vittoriosa ‘battaglia’ ai confini della Carnia. Rinnoviamo così, per principio, come l’anno scorso, l’invio di missiva commemorativa all’Amministrazione comunale di Paularo, pertinente per territorio, senza pretesa di condivisione, ma come semplice gesto di omaggio non rivolto ai vivi bensì ai coraggiosi trapassati che vissero quella vicenda all’estremo lembo dell’Incarojo e che solamente ignavia e pochezza consegnerebbero vergognosamente all’oblio, quasi che i secoli trascorsi davvero potessero inficiare un antico e fortunato esempio di difesa della piccola patria contro un nemico giunto da lontano, metafora del Male incarnato nella Storia. La cultura della pace non si costruisce dimenticando chi si è battuto per difendere un bene comune: nemmeno chi lo ha fatto tanto, tanto tempo fa. Il tempo non conta. Contano i valori”. Questo il testo della lettera inviata al sindaco di Paularo, Daniele di Gleria, il 30 agosto 2016 dal presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, prof. Alberto Travain, in accordo con la Federazione provinciale udinese dell’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare e con il Club per l’Unesco di Udine. La battaglia di Lanza, avvenuta 538 anni or sono e avvolta nella leggenda, dovrebbe, infatti, costituire una memoria storica culturale importante per la tradizione e per la coscienza mobilitative e difensive non solamente delle genti carniche, ma di tutto il comprensorio alpino sino all’Adriatico: insomma, una piccola pietra miliare della storia civica “euroregionale”!

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