MERCOLEDÌ 10 AGOSTO

Mercoledì 10 agosto 2016, rappresentanze del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” hanno visitato a Udine, in Castello, la storica Sala del Parlamento, nella ricorrenza in cui vi si riuniva il Parlamento friulano di un tempo. In tale occasione si è anche sottoscritta una lettera, indirizzata alle più antiche Università d’Europa, con la richiesta di una verifica degli studi del sodale fogolarista Alfredo Maria Barbagallo in ordine alla vicenda delle reliquie cristologiche in Europa, con particolare ruolo svolto dal Friuli e segnatamente da Aquileia.

COMUNICATO sociale alla stampa italiana – Udine, 11.VIII.2016

Mercoledì 10 agosto 2016, in occasione della tradizionale festa di San Lorenzo, ricorrenza storica delle riunioni dell’antico Parlamento friulano, delegazioni del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, sotto la guida del presidente sociale prof. Alberto Travain, si sono incontrate, nel Castello di Udine, proprio nel salone in cui si radunava negli ultimi secoli ilGeneral Parlamento della Patria del Friuli”, per ricordare quella precoce esperienza di democrazia regionale che sin dal tempo dei patriarchi-principi di Aquileia caratterizzò con tratti maturi la terra friulana prima di mille altre realtà d’Europa. In tale occasione, sulla bella bandiera aquileiese benedetta da Papa Francesco nel 2014, come simbolo di tradizione di unità dei popoli mitteleuropei, i sodalizi in parola hanno firmato un appello, oltreché al locale Ateneo friulano, alle più antiche Università del Vecchio Continenteuna per ciascuno dei Paesi eurocomunitaricon una particolare richiesta di accertamento in ordine alle considerevoli risultanze di un dettagliato studio scientifico, opera di un sodale del Fogolâr Civic, il critico d’arte romano Alfredo Maria Barbagallo, studio riguardante la ricostruzione della vicenda storica delle principali reliquie cristologiche – Sindone e Calici attraverso mille località d’Europa, con una posizione davvero lusinghiera riconosciuta al Friuli e nello specifico ad Aquileia anche come culla di una leggenda del Santo Graal ispirata dal rinvenimento del Calice del Sangue di Cristo nel territorio patriarcale aquileiese di Mantova. Una ricerca decennale seria ed affascinante, quella condotta da Barbagallo, liberamente accessibile in rete per espressa volontà dell’autore, che ha preso le mosse da un proprio studio intorno alla basilica papale romana di San Lorenzo fuori le Mura per approdare con simile pregnanza a numerose contrade d’Europa, non ultima la terra friulana. Un ulteriore motivo per accostrare la significativa – e dimenticata – ricorrenza civica laurenziana del Friuli, crocevia geografico e antopologico del Vecchio Continente, ad un preciso richiamo a comuni radici culturali europee di cui le reliquie del Cristo, custoditesembra – proprio dal Santo romano iberico, hanno rappresentato e tuttora possono rappresentare anche in chiave laica un importante riferimento carico di valori. Dall’Alma Mater Studiorum di Bologna (Italia) all’ateneo di Oxford (Regno Unito); dalla Sorbona di Parigi (Francia) alle Università di Salamanca (Spagna) e Coimbra (Portogallo); dalla Carolina di Praga (Cechia) alla Jagellonica di Cracovia (Polonia); dagli atenei di Vienna (Austria), Pécs (Ungheria) e Heidelberg (Germania) a quelli di Zara (Croazia), Lovanio (Belgio) e Uppsala (Svezia); dalle Università di Leida (Paesi Bassi) e Vilnius (Lituania) al Trinity College di Dublino (Irlanda); dagli atenei di Tartu (Estonia), Helsinki (Finlandia) e Malta alla Capodistriana di Atene (Grecia), alla Cuza di Iaşi (Romania) e alla San Clemente di Sofia (Bulgaria); dalla Comenio di Bratislava (Slovacchia) alle Università di Lubiana (Slovenia), Lettonia, Cipro e Lussemburgo sino a quella di Udine – definita ideale erede del primo ‘Studium Generale’ transfrontaliero mitteleuropeo in seno al Patriarcato di Aquileia” : questi, dunque, i nomi e i luoghi dell’Europa accademica invitati per primi ad esprimersi sulla complessa e avvincente ipotesi formulata, nella sua imponente opera dal titoloI Tesori di San Lorenzo” – seicento pagine circa – dal critico romano sodale del Fogolâr Civic udinese, in ordine alla storia e alla veridicità delle “Reliquie supreme” della civiltà europea. Firmataria dell’appello alle Università, una rappresentanza movimentale costituita dal presidente Travain, dalla vicaria Maria Luisa Ranzato, dai consiglieri Sergio Bertini e Maurizio Di Fant, dalla cancelliera Jolanda Deana e dai cittadini Attilio Calligaro, Renata Capria D’Aronco, Milvia Cuttini, Carlo Alberto Lenoci e Mirella Valzacchi, esponenti dei cinque “quintieri” o sezioni territoriali del succitato Fogolâr Civic.

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