Miercus ai 20 di Avrîl 2016, il moviment civic culturâl alpin-adriatic dal Fogolâr Civic e il circul universitari furlan de Academie dal Friûl i àn spedide une note di preseament al sorestant regjonâl di Pulie, dot. Michele Emiliano, vuide dai prudelants dal referendum “nazionâl” dai 17 dal mês.
NOTIZIE sociâl pe stampe taliane – Udin, 20.IV.2016
Con lettera indirizzata al governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, capofila dei referendari, a firma del loro presidente sociale, professor Alberto Travain, e dei due consiglieri movimentali, geometra Sergio Bertini e tenore Gianfranco Savorgnan, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” hanno così commentato il 20 seguente gli esiti del referendum del 17 aprile 2016. “Pregiatissimo, in rappresentanza di due piccoli sodalizi, promotori storici di cultura civica nel Friuli Venezia Giulia, si desidera rendere omaggio, con la presente, all’impegno tenace in prima fila da Lei dimostrato, unitamente a chi altro s’è speso con la medesima generosità, per tutelare il naturale diritto delle comunità marinare d’Italia a vedersi garantire il proprio ambiente, sino ad arrivare a un pronunciamento popolare in tale materia che, se anche non onorato da tracimante incoscienza civica, ha richiamato, come iniziativa, il Governo centrale a maggiori attenzione e rispetto nei riguardi di certe istanze. Da Friulani, infine, è debito dire che non si dimentica la sensibilità da Lei dimostrata con l’esposizione – prima Presidenza regionale italiana! – dello striscione rivendicante ‘Verità per Giulio Regeni’, nostro nobilissimo conterraneo, sul Palazzo della Giunta di Puglia. SalutandoLa friulanamente con un cordiale, sincero, ‘mandi’, senz’altro sappia che anche nel più estremo seno altoadriatico vi sono cittadini che non si arrendono all’idea di regredire allo stato di sudditi e che, come, tali davvero La stimano e La ringraziano insieme a quanti altri hanno osato schierarsi contro certo immanente, pernicioso e superbo, centralismo ‘mediceo’!”.