Par no dismenteâ Regeni

20181226

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 26 Dicembar 2018

SUL CASO REGENI, ALMENO UN’ONOREVOLE GUERRA AL FIORETTO!”

Anche per Natale il Fogolâr Civic ha ricordato a Udine il compianto studioso di Fiumicello presso la Colonna della Giustizia, a due anni e undici mesi dalla scomparsa in terra d’Egitto. Corona civica con intitolazione in friulano e inglese per dire al mondo che il Friuli non dimentica. Un omaggio anche a Kuciak e Megalizzi.

Mentre crediamo di piegare i gerarchi d’Oltremare ai nostri fini strategici, economici, militari, politici, li accreditiamo, li rafforziamo sciaguratamente anche supportandoli sul piano tecnico, questi la fanno impunemente da padroni, non solamente nei rispettivi Paesi, in cui presiedono democrazie false, fondate sul terrore, che ipocritamente, fin che ci fa comodo, noi avalliamo, ma ci dileggiano, ci ricattano, limitando il nostro spazio di manovra nei loro confronti anche quando si tratta di tutelare il buon nome della Piccola Patria, del nostro Paese, della nostra Unione continentale. Il caso dell’Egitto, renitente ai formali e non meno retorici appelli alla verità sul caso dello scempio del nostro Regeni, pare, a tal proposito, un esempio da manuale. Sono forse stati questi quasi tre anni di umiliazioni subite dal nostro popolo e dalle nostre Istituzioni il prezzo che meritava pagare per il quieto vivere con il Paese dei Faraoni? Apprezzabili, pur nella loro formalità diplomatica, le recenti iniziative assunte dal presidente della Camera dei Deputati italiana, on. Roberto Fico, che ha rotto i rapporti con il Parlamento egiziano sino a novità. Apprezzabili le imputazioni contestate dalla Procura di Roma ai servizi segreti del Cairo. Apprezzabile la risoluzione del Parlamento europeo che il 13 dicembre 2018 ha invocato la sospensione dei rifornimenti eurocomunitari all’Egitto in materia di tecnologie nel campo della sicurezza, visto il riscontrato utilizzo nella repressione dei difensori dei diritti umani in riva al Nilo (http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P8-TA-2018-0526+0+DOC+XML+V0//IT&language=IT). Tutto apprezzabile, ma come finirà? Che ne sarà della credibilità delle Istituzioni d’Italia e d’Europa, ‘confederali’ e statali di tutti i Paesi dell’Unione, se, alla fine, un cittadino italiano ed eurocomunitario quale il friulano dott. Giulio Regeni dovesse risultare ucciso impunemente all’ombra delle Piramidi per non contrariare l”amico’ Egitto? Godiamoci almeno le poche schermaglie, ultimo avanzo di un diritto alla disputa, guerra al fioretto, alternativa misera all’ancor più misera, sorniona e complice arrendevolezza per interesse. Se non possiamo più mobilitare le antiche legioni, non facciamoci comunque usare come pupazzi!”. Così il presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, prof. Alberto Travain, che domenica 23 dicembre 2018 ha anticipato l’omaggio sociale mensile alla memoria del compianto Regeni presso la colonna forense udinese della Giustizia, ricordando i due anni e gli undici mesi, ricorrenti il 25, a Natale, del proditorio sequestro al Cairo del probo studioso di Fiumicello. Accompagnato da folta delegazione civista, composta dai sodali Alfredo Maria Barbagallo, Giuseppe Capoluongo, Marisa Celotti, Milvia Cuttini, Iolanda Deana, Paola Della Vecchia, Luigina Pinzano, Paola Taglialegne, Mirella Valzacchi, Laura Zanelli, con rappresentanze di Fogolâr Civic, Circolo Universitario Friulano Academie dal Friûl”, Coordinamento Euroregionalista Friulano Europa Aquileiensis”, Club per lUnesco di Udine, Coordinamento Civico Udinese Borgo Stazione”, Confraternita del Santissimo Crocefisso di Udine e Associazione Giulietta e Romeo in Friuli, Travain ha deposto presso il simulacro una corona civica con dedica bilingue, in friulano e inglese, da parte del “migliore popolo di Udine e del Friuli”. Il presidente fogolarista ha ricordato anche, come ogni mese, in associazione al friulano Regeni, studioso inviso al regime egiziano, anche il giornalista slovacco Jan Kuciak, ostile senz’altro alla malavita lanciata all’assalto del suo Paese, entrambi esempi della migliore gioventù della Mitteleuropa contemporanea, valorosi martiri di una ribellione con la tirannide variamente intesa e concretizzata. D’obbligo, anche un omaggio al compianto Antonio Megalizzi, giovane giornalista trentino-calabrese assassinato recentemente a Strasburgo durante un attentato terroristico. Un indirizzo di saluto ad hoc è giunto, per l’occasione, dal cameraro presidente dell’Arengo cittadino di Udine, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, nell’impossibilità di presenziare all’incontro memoriale.

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