Radici patriottiche friulane della fiera udinese di Santa Caterina

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Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 26 novembre 2018

PATRIOTTISMO FRIULANO ALLE RADICI DELLA FIERA UDINESE DI SANTA CATERINA

Fogolâr Civic presso la cappella di Palazzo Arcoloniani a Udine per ricordare le origini storiche di un grande evento della tradizione popolare locale, rimontante alla medievale Guerra di Chioggia, contro la tirannide veneziana in Alto Adriatico. Il presidente prof. Travain: “Fare memoria della lezione di un’antica rivolta contro potentati analoghi a quelli che ancora usurpano le risorse vitali dei popoli!”.

Domenica 25 novembre 2018, una delegazione del civismo udinese raccordato dal Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” ha sostato, in Via Gorghi, a Udine, presso la cappella di San Leonardo, connessa all’antico Palazzo Arcoloniani, per ricordare le radici storiche della tradizionale fiera cittadina di Santa Caterina, la cui originaria natura di premio all’iniziativa locale nel conflitto contro Venezia che spadroneggiava in Alto Adriatico è stata rimarcata dal presidente del sodalizio, prof. Alberto Travain, che ha rievocato le vicissitudini della cosiddetta Guerra di Chioggia, nel Secondo Trecento, quando Aquileia, Austria, Padova e Ungheria, si allearono con Genova contro la Serenissima, monopolizzatrice di vitali commerci marittimi. Travain ha affermato dirsi tirannia quando aggravi, limitazioni, regole, risultino imposti da forti potentati, mentre, in fin dei conti, si debba chiamare difesa legittima il caso di limiti e condizioni posti come argine da realtà più deboli a fronte d’incombenti minacce alla stessa propria sussistenza. Alla prima categoria, ha detto Travain, dovevano ascriversi le imposizione veneziane in Adriatico, quindi certamente motivata l’ampia coalizione contro la Repubblica di San Marco, che controllando il commercio dell’olio, del vino e innanzitutto quello del sale, elemento centrale per la vita umana sia come alimento sia come, al tempo, fondamentale sostanza atta alla conservazione alimentare. Il professore ha, così, fatto cenno ai potentati chel, in tutto il pianeta, ancor oggi tengono sotto scacco e ricatto popoli interi controllandone il principali mezzi di sopravvivenza, per cui, ha concluso, la lezione ideale della coalizione antiveneziana che combattè la Guerra di Chioggia risulterebbe essere alquanto attuale, “lidrîs pal presint e pal avignî”, matrice per l’attualità ed il futuro. E gli Arcoloniani certo risultarono tra gli udinesi più intraprendenti, allora, nel campo in particolare del rifornimento di vettovaglie alla flotta alleata ligure. A quella Udine, richiamata singolarmente dal luogo specifico della commemorazione, il patriarca aquileiese Marquardo di Randeck, principe regionale, “chel dal Spadon di Cividât” ossia quello del celeberrimo Spadone cividalese, ha sottolineato Travain, concesse nel 1380 la fiera di Santa Caterina, divenuta poi irrinunciabile tradizione della città e del territorio alla stessa facente capo. Convenuto all’iniziativa, il più vario associazionismo culturale d’ambito civista ed identitario: dal Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” al Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” e al Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis”, dal Club per l’Unesco di Udine e dal Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo all’Associazione Giulietta e Romeo in Friuli. Presente anche delegazione apicale dell’Arengo popolare udinese nelle figure del cameraro prof.ssa Renata Capria D’Aronco, dei due procuratori ovvero lo storico Alfredo Maria Barbagallo e la dott. Maria Luisa Ranzato, del consigliere prof.ssa Luisa Faraci, oltreché dello stesso prof. Travain, cancelliere dell’Assemblea. Del servizio cerimoniale del Fogolâr Civic, hanno collaborato alla realizzazione dell’evento gli attivisti Manuela Bondio, Marisa Celotti, Renata Marcuzzi, Eugenio Pidutti, Paola Taglialegne. Nella comitiva, anche l’apprezzata promotrice culturale dott.ssa Laura Zanelli ed il noto arch. Amerigo Cherici. A conclusione, pregevole intervento di Barbagallo sull’agiografia di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto, patrona della storica fiera locale.

 

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