Remembering “Carnorum Regio”

FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 15 November 2020

SOTTO LA STATUA UDINESE DI CARNO, PER RICORDARE LA NAZIONE CELTICA CHE UNIVA FRIULI, CARINZIA E SLOVENIA…

Ribattezzato dal Fogolâr Civic il monumento locale a Caco nella ricorrenza della conquista romana delle Alpi Orientali e della sottomissione dei Galli Carni, al cui mitico capostipite il sodalizio ha intitolato il simulacro. Una civica dedica in forma di stelle alpine è stata, quindi, deposta in omaggio a tutti i Vercingetorige della storia del mondo.

Domenica 15 novembre 2020 il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” ha ricordato, a Udine, in Piazza Libertà, presso la statua della divinità primitiva di Caco, il 2135° anniversario del trionfo del console Emilio Scauro sui Galli Carni, tappa fondamentale della conquista romana delle Alpi Orientali nonché dell’etnogenesi friulana ossia della formazione, su base celtica, dell’etnia ladina del Friuli. Una dedica, richiamante il simbolo della stella alpina, ispirato all’origine del nome dei “Carni”, da “Car” ossia “roccia”, “gente di montagna”, è stata, dunque, deposta dal presidente del trentennale sodalizio, prof. Alberto Travain, ai piedi del monumento già ribattezzato dagli udinesi con il nomignolo di “Venturin” e ora intitolato dai fogolaristi a Carno, mitico padre della nazione attestata nell’Antichità a cavallo degli attuali confini tra Italia, Austria e Slovenia. “Ai paris Celtics Carnics / batûts dai Romans tal 115 p.d.C. / lidrîs di Friûl e di Euroregjon”: questa l’intenzione dell’omaggio civista “ai padri sconfitti, scordati, traditi dalla grande Storia, eppure vivi e degni nei nostri cuori che rifiutano senz’altro la cortina di oblio frapposta dal tempo tra noi e loro”, come ha detto il prof. Travain, anche in rappresentanza del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, del Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis” e del Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”. Travain ha, inoltre, voluto estendere quella civica rimembranza a tutti i popoli del mondo eroici e sfortunati difensori delle proprie patrie da qualche funesto invasore. “Questa non sia soltanto la statua del mitico Carno, nostro capostipite, ma quella di tutti i piccoli e grandi Vercingetorige della storia mondiale!” ha concluso il professore. Per condividere apertamente le espressioni accorate e profonde del leader del Fogolâr Civic, ha preso subito la parola la prof.ssa Renata Capria D’Aronco, presidente del Club per l’Unesco di Udine e dell’Associazione Udinese per il Recupero della Democrazia Storica Partecipata “Pro Arengo Udine” oltreché prefetto del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo, la quale ha ringraziato Travain per l’alto valore civico-morale dell’iniziativa. Tra gli intervenuti, oltre alla segretaria fogolarista sig.ra Iolanda Deana, anche gli attivisti sig. Giuseppe Capoluongo, sig.ra Marisa Celotti, sig.ra Renata Marcuzzi, sig.ra Rosalba Meneghini, sig.ra Luigina Pinzano e sig.ra Mirella Valzacchi.

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