Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 12 gennaio 2019
IL RUBICONE DEL FOGOLÂR CIVIC
Il movimento civista friulano ricorda la marcia su Roma di Cesare, padre del Friuli, al Caffè Contarena di Udine.
Dita a V e pollici levati, in segno di vittoria, per celebrare tutte le ribellioni contro le false democrazie, le costituzioni e le istituzioni conculcatrici dei popoli, le tirannidi anche nei panni di apparentemente sacrosante repubbliche. Il 10 gennaio 2018, a Udine, nella ricorrenza della marcia su Roma del leader democratico Giulio Cesare, padre del Friuli, nel 49 a.C., il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” ha proposto, ai tavoli del locale Caffè Contarena, un convegno dal titolo “Rubicon furlan”, con relazioni degli intellettuali Alberto Travain ed Alfredo Maria Barbagallo. Dissertando in “marilenghe furlane”, il prof. Travain, presidente del trentennale sodalizio civista, ha storicamente contestualizzato e ripercorso le tappe salienti che portarono il beniamino dell’oppressa plebe romana ad imbrigliare la prepotenza del patriziato dell’Urbe, signore di una repubblica che non era democrazia. Il professore ha voluto rimarcare anche quanto senz’altro poterono trovarsi coinvolti in quella guerra la regione friulana ed il più ampio ambito alpino-adriatico, accennando all’incursione della flotta pompeiana nel “Caput Adriae” e alla partecipazione, al fianco di Cesare, anche di un contingente di cavalleria del “Noricum” corrispondente grossomodo all’Austria. Travain ha proposto, inoltre, suggestive comparazioni tra la vicenda sociopolitica cesariana e quella friulana rinascimentale delle lotte civili approdate all’atroce giornata del Giovedì Grasso 1511 e all’istituzione della Contadinanza del Friuli, locale riedizione moderna del tribunato della plebe romana, sindacato di popolo fieramente difeso da Giulio Cesare. Lo storico Barbagallo si è soffermato, invece, sulle radici cesariane della politica contemporanea, riconoscendo in Cesare un padre del “metodo” politico, un campione del calcolo intelligente e lungimirante, un fuoriclasse della Storia con cui gli stessi romani di oggi si confrontano con giusto timore reverenziale. “Il miglior modo per onorare Cesare oggi, in questa parte d’Europa, è certo quello di valorizzare Aquileia che ne sintetizza la civiltà e il genio” ha concluso lo studioso romano-udinese. Il presidente dell’Arengo udinese, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, ha indirizzato ai due relatori i più fervidi ringraziamenti per il ricordo di un personaggio che seppe integrare le sue personali ambizioni di potere con una vera attenzione al popolo, tradotta in interventi normativi coerenti. Presente anche, in rappresentanza del Sindaco di Udine, la consigliera municipale prof.ssa Elisabetta Marioni. Hanno, inoltre, partecipato al pregnante evento commemorativo udinese del passaggio del Rubicone i sodali sig.ra Marisa Celotti, sig.ra Milvia Cuttini, sig.ra Iolanda Deana, arch. Roberto Pirzio-Biroli, sig.ra Renata Marcuzzi, sig.ra Paola Taglialegne, sig.ra Mirella Valzacchi, dott.ssa Laura Zanelli.