SABATO 28 FEBBRAIO 2015

Un gaio, cordiale, incontro con il Sindaco di Udine, prof. Furio Honsell, ha siglato, sabato 28 febbraio 2015, al Bar Amabarabà di Via Mercatovecchio, l’inaugurazione del primo “bossul” od urna rionale del “Censimento Popolare dei Mali Contemporanei per una Costituzione friulana dei valori locali e universali” promosso dal Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” in accordo segnatamente con il Club Unesco di Udine. “Una buona occasione per fare tutti un esame autocritico sul nostro contributo alla promozione del bene comune nel superamento di certe logiche ‘condominiali’” ha detto il Primo Cittadino richiamando anche il celebre motto di John Fitzgerald Kennedy “non chiederti cosa il tuo Paese possa fare per te bensì ciò che tu potresti fare per il tuo Paese”. “Ci curiamo, in effetti, di promuovere e di difendere la democrazia più come metodo che come contenuto: più come meccanismo che come orizzonte di civiltà” ha commentato Honsell esprimendo il suo rinnovato apprezzamento al sodalizio promotore e i complimenti al pittore e scenografo udinese, prof. Michele Galliussi, autore delle artistiche urne destinate alla singolare consultazione socioculturale, valoriale-identitaria, del Fogolâr Civic, urne turrite tese a “tradurre in forma il concetto di una progressiva presa di coscienza di se stessi come collettività, rappresentata attraverso una graduale messa a fuoco di taluni riferimenti architettonici sul territorio”. Ecco allora che l’urna-torre realizzata per il “quintiere” storico udinese di Mercatovecchio s’è ispirata ai tratti dell’antico Portone di Cividale intrinseco o San Bartolomeo ovvero Sant’Antonio, popolarmente oggi detto Porta Manin, accesso orientale alla cittadella. Nel suo intervento, il consigliere movimentale per il Quintiere di Mercatovecchio, geom. Sergio Bertini, anche presidente provinciale udinese dell’Istituto del Nastro Azzurro, ha confermato, in presenza del Sindaco, il suo rinnovato impegno a lavorare sul territorio per riproporre nell’attualità un vissuto sociale di aggregazione e di dialogo popolari, condizione significativa per l’incremento del consorzio civile. Presente l’insegna sezionale del Quintiere. Il Sindaco, accolto da una folta delegazione del Fogolâr Civic guidata dal suo presidente prof. Alberto Travain, ha ricevuto dalle mani del “cancelliere” del sodalizio, sig.ra Jole Deana, l’annuario sociale 2014, documento di testimonianza della vastissima e alacre attività del Movimento pressoché oscurata da larga parte dei giornali locali. Intervenuti anche i consiglieri comunali avv. Paolo Perozzo e prof. Natale Zaccuri. “Dobbiamo essere più grandi delle nostre miserie senza autoconsacrarci santi. Tra il mancare di riferimenti e l’averne senza esserne all’altezza la differenza che corre è abissale. Ecco allora un contributo spontaneo alla ricognizione, alla promozione di un’etica condivisa, in un’epoca di destrutturante relativismo che va ben oltre le più legittime garanzie di libertà personale. Un’iniziativa che oggi davvero pare opera utile, anche partendo da un antico crocevia d’Europa come il Friuli che per molti aspetti il presente ha ridotto a realtà periferica: una ricerca, una ricognizione d’identità valoriali individuali da coordinare, tradurre in coerente, armonioso mosaico progettuale; un’utopia imprescindibile per non scivolare inesorabilmente in un baratro psicologico individuale e collettivo”: queste le parole con cui il presidente Travain ha suggellato il momento dell’inaugurazione dell’urna, ospitata dal noto esercente udinese sig. Andrea Sabbadini, vecchio collaboratore del locale “fogolâr” civista, inaugurazione ufficializzata dall’inserimento nel “bossul” della scheda di consultazione compilata dal sindaco Honsell; il tutto sancito da un immancabile friulanissimo brindisi popolare. Tra le rappresentanze sociali, sono intervenuti, dunque, i consiglieri movimentali geom. Sergio Bertini, sig.ra Marisa Celotti, sig.ra Jole Deana, dott. Carlo Alberto Lenoci, sig.ra Antonietta Monzo Menossi, dott.ssa Maria Luisa Ranzato, tenore Gianfranco Savorgnan. Particolarmente gradita anche la presenza di due storiche promotrici del Fogolâr Civic: le professoresse Gianna Bianchi e Vittoria Sacchetti.

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