SABATO 31 DICEMBRE 2016

Sabato 31 dicembre 2016, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” hanno rinnovato il tradizionale omaggio sociale di fine anno alla croce bertrandiana di Bonavilla, con particolare dedica al ricordo di Giulio Regeni, martire cosmopolita friulano in terra d’Egitto.

COMUNICATO sociale alla stampa italiana – Udine, 1.I.2017

Oltre al nostro vecchio patrono Bertrando, d’ora innanzi, presso questa croce, ricorderemo anche Giulio Regeni, martire civile cosmopolita, orgoglio del Friuli!”. Nel giorno di San Silvestro, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” hanno concluso l’anno sociale di attività 2016 con il tradizionale omaggio – oramai ultradecennale – alla “Crôs di Cjasemate” ovvero alla “Croce di Bonavilla” lungo l’antica Via Trevisana, al confine tra i Comuni di Martignacco e Pasian di Prato, cimelio legato al mito popolare del martirio del patriarca aquileiese Bertrando, bene proposto dai due sodalizi alle pubbliche attenzione e celebrazione attraverso una memorabile manifestazione culturale nel 1999, iniziativa da cui ebbe a procedere negli anni a seguire una varia e più o meno adeguata azione di tutela del sito storico. Tempo di bilanci, quindi, anche per Fogolâr Civic e per Academie dal Friûl. “Il 2016 è stato macchiato dal sangue di un nostro giovane e indimenticabile eroe cosmopolita” dichiara il presidente dei due sodalizi, prof. Alberto Travain. “Il sangue di Giulio Regeni è il nostro sangue, non soltanto perché appartenente a questa regione crocevia d’Europa, ma perché chiaramente votato ad un bene comune e ad una battaglia contro la tirannide che non ha confini ma certo trova radici gloriose in questo nostro ‘piccolo compendio dell’universo’ che ha visto crescere un così probo figlio: non perdoneremo e non lasceremo che si dimentichi! Nostro intento nel 2016 è stato innanzitutto quello di ‘connettere’ il ricordo di Giulio a mille luoghi e occasioni che richiamino memoria, coscienza ed orgoglio civici delle genti di questa regione, della Mitteleuropa e dell’Europa intera. Far diventare Giulio e la sua tragica ed eroica vicenda parte integrante dei sentimenti e della cultura civile del Friuli e del mondo che lo circonda. Contribuire a far sentire Giulio bene comune, figura esemplare non solamente per i giovani d’oggi ma anche per quelli, non meno ignavi talvolta, di ieri e dell’altro ieri. La vicenda di Giulio ha scosso davvero profondamente i nostri due sodalizi, intenti a promuovere una cultura civica radicata nella storia del territorio eppure aperta al mondo. Li ha toccati sul vivo. È stata una chiamata culturale alle armi, sui bastioni dell’attualità. Vendicheremo Giulio soltanto contribuendo ad impedirne l’oblio, coltivandone la memoria ed inculturandola nell’identità delle nostre cittadinanze, salvando così anche l’onore di un popolo altrimenti risibile e vergognoso. Regeni: una fissa? No, un punto d’onore sul quale non cedere!”. Inutile dire che anche nell’usuale dedica deposta presso la croce bertrandiana di Bonavilla, non è mancato, a fine anno, un ricordo al valente giovane di Fiumicello, dedica deposta personalmente dal presidente dei due sodalizi, prof. Travain, accompagnato dal cancelliere del Fogolâr Civic, sig.ra Jolanda Deana, dal portainsegne della sezione movimentale del Friuli Centrale o Terzo Quintiere, sig.ra Milvia Cuttini, nonché dallo studioso romano Alfredo Maria Barbagallo, consigliere culturale del cenacolo civico fogolarista.

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