SABATO 8 MARZO 2014

Una mimosa a Udine presso lo storico “Portonat” di Grazzano, porta medievale cittadina in capo all’attuale Via Cesare Battisti, dove nel 1309 – sebbene la lapide posta dal Comune non lo ricordi – le donne brillarono per tenacia nell’epica resistenza che salvò la città e la regione da un antico colpo di stato militare, esempio di quante nei secoli, in Friuli e nel mondo, lottarono e ancora lottano per un qualche ideale di bene comune: ecco l’8 marzo del Fogolâr Civic, sodalizio che sotto la guida del prof. Alberto Travain ogni anno rinnova il suo omaggio all’impegno civile e sociale femminile ricercato tanto nell’attualità quanto nella più remota storia locale e globale. “In ogni città, in ogni parte del mondo, vi sono luoghi che, muti, ricordano il valore delle donne variamente combattenti per il bene della propria gente: facciamoli parlare, ascoltiamoli, indichiamoli, con un fiore, ad un popolo distratto. Ci insegneranno a non dimenticare esempi che spesso siamo stupidamente pronti a scordare” ha detto Travain che, riguardo alle usuali tematiche dell’8 marzo, ha soggiunto: “la giusta rivendicazione dei diritti individuali e di genere non perda mai l’orizzonte di un’armonia costruttiva col prossimo e di un più ampio bene collettivo, le cui fondamenta sono quei vari privati affetti, fattori di aggregazione che la società contemporanea ha minato in nome di mistificati valori di libertà!”. Tra gli intervenuti alla deposizione della mimosa del Fogolâr Civic, con dedica bilingue friulano-italiano, anche i presidenti del Club UNESCO di Udine, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, e della Federazione Provinciale udinese dell’Istituto Nazionale del Nastro Azzurro tra Combattenti Decorati al Valori Militare, geom. Sergio Bertini.

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