Sie wollten ihn hängen!

FOGOLÂR CIVIC – Pressemitteilung (für die italienische Presse) – Udine (Weiden), 9 Juni 2019

VOLEVANO GIUSTIZIARLO!”: INTERESSANTE IPOTESI SULLA CONGIURA DELLA RICHINVELDA CONTRO IL PATRIARCA BERTRANDO

Il Fogolâr Civic euroregionalista friulano sul campo di battaglia in cui il 6 giugno 1350 fu ucciso il grande pastore e principe dei popoli di Aquileia: “Questo luogo deve divenire ad ogni costo ‘monumento euroregionale’!”.

Sul piano tattico, sarebbe stato più comodo attaccare Bertrando al guado del Tagliamento. Se ciò, invece, avvenne sul campo della Richinvelda, è forse perché il luogo rivestiva funzioni simboliche particolari, come in sito attesta una certa cartellonistica culturale. Era il tribunale dei Signori di Spilimbergo, feudatari potenti e ribelli al controllo del Patriarcato. Era il luogo delle forche, delle esecuzioni capitali, e la stessa cappella locale di San Nicolò, dove il patriarca venne trascinato morente, era sede di una confraternita per il conforto dei condannati a morte. Non si voleva soltanto sopprimere un vecchio principe intransigente: si voleva giustiziarlo!”. Così il prof. Daniele Fachin, appassionato ed eclettico docente oltreché promotore socioculturale originario della Carnia, che, giovedì 6 giugno 2019, si è recato, di buon mattino, alla Richinvelda, insieme al collega prof. Alberto Travain, presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, oltreché del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” e del Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis”, anche cancelliere vicepresidente dell’Arengo popolare udinese nonché delegato presidenziale del Club per l’Unesco di Udine in materia di formazione civica e di cittadinanza attiva, per onorare il ricordo del grande capo politico e religioso aquileiese ivi ucciso 669 anni prima, vittima di una vasta congiura tessuta da consorterie regionali ostili al suo energico governo. “Il prof. Fachin ha probabilmente ragione!” ha commentato il leader civista e studioso udinese: “I congiurati volevano darsi una qualche veste di legalità già quando riunirono a Cividale un parlamento fittizio che legittimasse la loro ribellione al patriarca-principe di Aquileia, producendo contro lo stesso accuse infamanti e praticamente destituendolo dal suo ruolo! Plausibile, quindi, l’idea dell’esecuzione del malfattore, del tiranno dichiarato, sul campo di giustizia!”. La rappresentanza, giunta da Udine, ha recato al cippo commemorativo della battaglia un virgulto di rosa inglese, riferimento implicito a Thomas Becket, presule e martire britannico medievale che fu modello di resistenza contro la tirannide per l’occitano Bertrando divenuto, nel cuore dell’Europa, pastore e principe delle genti aquileiesi. Deposta anche una cornice con il testo dell’“Avôt” o preghiera laica del Fogolâr Civic dedicata a tutti i caduti per la patria nel grembo dell’Europa aquileiese. La civica visita alla Richinvelda è anche valsa a constatare la necessità di una valorizzazione del luogo, di una sua estetica salvaguardia nonché di una sua accessibilità perdurante nel corso dell’anno, temi sui quali prossimamente il Fogolâr Civic si mobiliterà di nuovo, dopo avere, lo scorso anno, inviato una missiva ad hoc ai governi territoriali delle regioni appartenenti al tempo al Patriarcato di Aquileia oltreché ai sindaci di Montcuq, San Giorgio della Richinvelda e Udine, rispettivamente luogo di nascita, morte e sepoltura del grande principe-patriarca europeo venuto di Francia. “Quel luogo deve, ad ogni costo, essere dichiarato e valorizzato come monumento euroregionale!” ha ribadito il presidente fogolarista prof. Travain.

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