Su regolar ‘l anbiente: mejo ła Republica Serenisima!

Noda FOGOLÂR CIVIC par gazete taƚiane – Ùdine, 18 novenbre 2019

GESTIONE AMBIENTALE: L’ANTICA REPUBBLICA VENEZIANA SENZ’ALTRO PIÙ SERIA DELLO STATO DI OGGI

Sull’eccezionale “aqua granda” a Venezia interviene da Udine anche il presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, prof. Alberto Travain: “Innanzitutto ci vuole un ‘Rinascimento’ delle professionalità!”.

“Bando alle polemiche un corno! Le polemiche sono doverose di fronte ad un caso di malagestione ambientale come quello di Venezia, fallimento clamoroso delle Istituzioni italiane in materia di prevenzione dei cataclismi! Tornasse la Repubblica di Venezia, con la sua millenaria sapienza anche senza dubbio in questo settore e la sua formidabile repressione di ogni corruttela incidente gravemente sulla pubblica sicurezza! Le Istituzioni venete e italiane di oggi hanno fatto purtroppo cilecca e l’”aqua granda”, come si dice nella Serenissima, ha potuto infierire come non mai su una delle più belle città del mondo oltreché una storica capitale interregionale alpino-adriatica. Detto questo, la verità è ancora più sconvolgente! Basta guardare le nostre strade, le nostre piazze, i nostri marciapiedi, pubblici e privati, anche qui, a Udine e nell’hinterland cittadino: bastano spesso quattro gocce di pioggia per formare un ‘lago’! Cementificazione, impermeabilizzazione, assente o insufficiente pendenza dei selciati oltreché scoli facilmente ingombri… E ancora vogliamo meravigliarci di Venezia sempre più invasa dall’acqua alta? Siamo dovunque, capillarmente, pare di poter dire, nelle mani di incapaci la cui alta ‘scienza’ brilla ogni qual volta si presenta la minima occasione di sbalzo meteorologico! Certo: i repentini cambiamenti climatici; il buco nell’ozono; quello che si vuole… È nella banalità del quotidiano, però, che si vede la pochezza di chi dovrebbe fare le cose per bene e di chi dovrebbe controllare seriamente a garanzia del meglio! Quando piove, il cortile del mio condominio si trasforma in lago e lo stesso dicasi del marciapiede e della pubblica strada antistante. Ed un lago diventa anche certamente l’ingresso alla scuola nella quale insegno… Che dire se non auspicare innanzitutto un diffuso ‘Rinascimento’ delle capacità professionali ancor prima che di un’attiva coscienza civica pronta alla denuncia di ciò che non funziona?”. Così il presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, prof. Alberto Travain, interviene dal capoluogo del Friuli Storico sulla malagestione dell’“aqua granda” imperversante nella Serenissima.

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