Udine as New Aquileia?

FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 25 June 2020

UDINE “NUOVA AQUILEIA” CELEBRA I FASTI DELL’ANTICA MADRE?

Il Fogolâr Civic ha ricordato, nel cuore di Udine “Nuova Aquileia”, l’epica e vittoriosa resistenza di popolo opposta dall’antica metropoli romana altoadriatica alle legioni dell’imperatore Massimino il Trace.

Aquileiae matri triumphanti contra tyrannos” ovvero alla Madre Aquileia trionfante contro i tiranni: questa, in lingua latina, la dedica accompagnatoria del mazzo di fiori azzurri e gialli – i colori aquileiesi – deposti sotto la statua forense udinese di Ercole il 24 giugno 2020 da una delegazione del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” a ricordo delle più straordinarie sollevazione e vittoria di popolo friulane antiche, nel 238, contro il vuolsi tirannico imperatore romano Massimino. Dal 2015, il Fogolâr Civic celebra, sotto quel monumento, evocante, nel cuore della “capitale” del Friuli, la forza degli padri galloromani, quell‘eccezionale, un tempo promossa, oggi invece obliata, prova di tenacia, che ebbe a diffondere, già nel mondo antico, nozione del tratto davvero temibile degli irriducibili friulani di un tempo. Quel mazzo di fiori, ad evocare quello “di Sant Zuan” della tradizione solstiziale estiva del Friuli rimanda, poi, certo, ad ancestrali culti della natura connessi alla stagionale ricorrenza celebrativa del dio celtico solare Beleno, improvvisato Ercole ovvero Marte degli antichi aquileiesi, allora vittorioso difensore celeste della città contro le legioni di Massimino il Trace. Quei fiori, remota evocazione colta del meraviglioso trionfo celebrato, al tempo, in Aquileia, con delegazioni civiche da tutta l’Italia antica, mentre le spoglie del gigantesco imperatore sconfitto prendevano – a detta di brillante storico romano contemporaneo – la via dell’Inghilterra, per essere, alla fine, confuse con quelle di un altro imperatore, Magno Massimo, anch’esso ucciso ad Aquileia ma un secolo e mezzo più tardi, matrice britannica dell’intramontabile mito di Re Artù. “Quanta storia gloriosa e, purtroppo, quanta inadeguatezza nella società e tra le Istituzioni della Udine e del Friuli di oggi non soltanto a reggerne il confronto ma anche a saperne promuovere ricadute utili alla cultura e al progresso locali! Avevamo sostenuto, presso le forze politiche municipali, l’idea di una Udine ‘Nuova Aquileia’, città capace di reinterpretare nell’oggi i fasti remoti dell’antica metropoli alpino-adriatica. Lettera morta. E, allora, che dire? Che senso ha questo nostro perseverare nel piccolo gesto di testimonianza sul territorio? Per lo meno quello di ribadire, con romantica delicatezza, concetti e ideali tutt’altro che falliti, ma solo in attesta… della volta buona e della gente giusta!”: questo il commento del prof. Alberto Travain, coordinatore del Fogolâr Civic e cancelliere dell’Arengo di Udine nonché presidente dello storico Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” e rappresentante di varie altre associazioni locali quali il Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis” e il Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”. Travain, per l’occasione, ha guidato una delegazione civista costituita dalla prof.ssa Renata Capria D’Aronco, camerara dell’Arengo udinese, presidente del Club per l’Unesco di Udine e prefetto del Sovrano Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme; dalla sig.ra Iolanda Deana, consigliera arengaria cittadina del quintiere di Grazzano oltreché cancelliera fogolarista; dalla sig.ra Marisa Celotti, consigliera anch’essa dell’Arengo udinese per il quintiere di Aquileia, insieme alla sua omologa rionale sig.ra Renata Marcuzzi; dalla sig.ra Milvia Cuttini, in rappresentanza del corpo sociale territoriale del Fogolâr Civic.

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