Udine gegen Halloween

FOGOLÂR CIVIC – Pressemitteilung (für die italienische Presse) – Udine (Weiden), 3 November 2020

I “BOTS” DELLA CAMPANA UDINESE DELL’ARENGO PER I DEFUNTI DI TUTTO IL FRIULI?

Da un incontro del Fogolâr Civic a ridosso della festa di Ognissanti è emersa una nuova idea suggestiva volta a legare intimamente Udine alle pie rimembranze delle genti regionali.

Si sono incontrati al Caffè Contarena, il 3 novembre 2020, a Udine, non solo per ribadire la propria contrarietà a “pagliacciate culturalmente pericolose” quali la cosiddetta festa di Halloween, definita come “traviamento falsamente bonario di una scadenza calendariale storicamente dedicata ai trapassati”, ma anche e soprattutto per ripescare dalle tradizioni più vere e profonde del territorio taluni motivi riproponibili nel presente sia per suggestione sia per edificante valore socialmente educativo. Così, dunque, gli amici del Fogolâr Civic, sodalizio promotore di cultura civica guidato dal prof. Alberto Travain. E Travain ha ricordato come il suo compianto padre, per via materna orgogliosamente “asin”, virgulto di antiche popolazioni della montagna friulana occidentale, raccontasse al figlioletto dei tempi in cui, bambino, senza aver mai sentito nominare Halloween, realizzava mascheroni di zucca in occasione della festa di Ognissanti e come, invece, sua nonna per parte di madre, di storico casato pradamanese, narrasse al nipote della fantomatica processione notturna delle anime dei “muarts”, dell’offerta simbolica di acqua e cibo nonché dei “bots”, dei rintocchi di campana che ogni famiglia dedicava al ricordo dei propri defunti. Un Friuli arcaico, profondo, remoto, ricco di valori e di suggestioni, confermato tale anche dai racconti delle signore Marisa Celotti e Milvia Cuttini, che hanno condiviso un vivido ricordo delle rispettive tradizioni familiari tra Torre e Cormor. Intervenute anche la prof.ssa Renata Capria D’Aronco e le signore Iolanda Deana, Renata Marcuzzi e Mirella Valzacchi. “Un’Amministrazione cittadina udinese che veramente avesse a cuore il senso morale concreto del rappresentare una capitale della piccola nazione friulana e delle sue migliori tradizioni da promuovere, rivisitare, rinnovare, metterebbe senz’altro, con i debiti accorgimenti, a disposizione della cittadinanza che volesse omaggiare i propri morti secondo remoto e romantico costume, per l’intera giornata del 2 novembre, nientemeno che la storica Campana dell’Arengo, la più antica della città, dedicata al ricordo dell’assemblea medievale del Comune e testimone di tante e tante generazioni del popolo di Udine e di Furlania. Sogni, utopie o progetti di futuro davvero molto di là da venire? Per una città veramente nel cuore del Friuli e con il Friuli nel cuore non sarebbe fuori luogo pensare anche a questo: altro che Halloween” ha commentato il prof. Travain a conclusione dell’incontro sociale.

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