Ùdine maltignua: “Ciamemo l’Austria?”

Noda CCU BORGO STASION par gazete taƚiane – Ùdine, 7 avosto 2019

RESTAURARE LA LEGALITÀ A UDINE IN PORTA CUSSIGNACCO: DALLA CITTADINANZA ACCUSE AL COMUNE D’INEFFICIENZA

Il Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione” scrive al Sindaco ed al Questore rivendicando interventi incisivi contro il parcheggio selvaggio. Il commento del responsabile del sodalizio rionale, prof. Travain: “Queste cose in Austria non succedono! Dovremmo, forse, telefonare alla gendarmeria di Klagenfurt?”.

Dopo mesi di reiterati e inutili solleciti da parte della popolazione, inferocita ora contro il Comune ed i suoi vigili, risultati, ad oggi, di fatto, incapaci di ripristinare legalità e decoro in Porta Cussignacco a Udine, presso l’aiola ridosso dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco su Via Ciconi, indebitamente invasa ogni giorno da auto sostanti anche sino a sera, in barba alle regole ed al buon nome del quartiere e della città. Dunque, il 6 agosto 2019, anche il Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”, sensibile all’appello dei residenti del suo territorio rionale storico, si è mobilitato ufficialmente per chiedere a Comune e Questura un adeguato interessamento. In una lettera indirizzata, nella stessa data, al Primo Cittadino e, per conoscenza, al Capo provinciale della Polizia, il responsabile dello storico Coordinamento, prof. Alberto Travain, ha scritto come di seguito. “Pregiatissimo, le reiterate segnalazioni indirizzate, in diversa forma, dalla cittadinanza alla Sua Amministrazione e gli appelli rivolti al Coordinamento in firma affinché si attivi presso la stessa in ordine ad indebita eppure costante occupazione auto dell’area verde di Via Ciconi a ridosso dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco, portano a ribadire, con la presente, l’irritazione della popolazione locale per una situazione d’illegalità palese cui pare che la Polizia Locale, interessata direttamente anche da questa Rappresentanza (chiamate: 31/07/19 ore 11.55; 02/08/19 ore 11.35), non riesca a porre debito argine. Si ricorda oltretutto che detta area verde sembra costituire tipologicamente unico lembo superstite pubblico dell’ambiente originario esterno alle mura medievali di Porta Cussignacco di cui l’adiacente stradina, ridotta a parcheggio, risulta ora, in parte, ripetere l’antico tracciato di circonvallazione… Una maggiore considerazione anche culturale-ambientale del luogo, come documento della vicenda del territorio, forse, non guasterebbe! Auspicando, quanto meno, in sito pronto ripristino della legalità violata, si porgono distinti saluti”. Nella speranza che la situazione debba rientrare presto nell’ordine, Travain ha soggiunto: “Nella vicina Austria una cosa del genere sarebbe inaudita. Le auto sarebbero fatte sloggiare con il carro attrezzi! Dovremmo, forse, telefonare alla gendarmeria di Klagenfurt per ripristinare un po’ di decoro nel nostro quartiere?”.

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