Udine “todesca”

Noda FOGOLÂR CIVIC par gazete taƚiane – Udine, 17 xugno 2019

UDINE “GERMANICA” CELEBRA SÉ STESSA PRESSO L’ALTARE DELLA TRINITÀ

Il Fogolâr Civic rinnova il ricordo delle tradizioni di un Friuli “todesc”, componente storica della civiltà ereditata dall’antico Patriarcato di Aquileia.

Domenica 16 giugno 2019, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” ha rinnovato, nella specifica ricorrenza, l’omaggio sociale all’altare metropolitano della Santissima Trinità nel duomo di Udine “Nuova Aquileia, riferimento tradizionale della popolazione locale di lingua e matrice germaniche, un tempo raccolta in celebre omonima confraternita. “Siamo a ricordare che la nostra Udine ovvero la ‘Weiden’ dei nostri tedeschi ha tradizioni antiche e gloriose d’integrazione dei forestieri e, certo ancor prima, delle varietà culturali e linguistiche che caratterizzano storicamente la Patria friulana e l’Europa aquileiese! Un ricordo particolare va alla comunità di Plodn/Sappada, Friuli tedesco recentemente ricongiunto – su istanza di popolo – alla madrepatria regionale, e così alle località storiche di Tischlbong/Timau (Paluzza) e Zahre/Sauris, a quella Kanaltal/Valcanale, eccezionale spartiacque fisico ed antropico della Vecchia Europa, soffocata nella sua varietà da un’imponente ‘invasione’ magnogreca! E ancora un ricordo alle tante famiglie di area tedesca, nobili od umili, che sin dalla sua fondazione urbana – opera di un patriarca bavaro – hanno fatto di Udine una nuova patria da amare e difendere! Un ricordo ai legami che da sempre connettono la Capitâl dal Friûled il Friuli stesso con il mondo di lingua e cultura germanica: quel medesimo mondo che forse ispirò anche in parte le note del celeberrimo inno locale ‘O ce biel cjiscjel a Udin’! A quel Friuli ‘todesc’, a quella parte di noi che ci lega e affratella alle nazioni dell’Oltralpe settentrionale, a quella civiltà cui studiosi e cultori di varia estrazione hanno dedicato la loro opera e curada Tommasino Cerchiari a Joseph von Zahn, da Giuseppe Marchetti a Francesco Placereani sino ad Hans Kitzmüller, da Renzo Balzan a Pieri Pinčan e a molti altri ancora, piccoli e grandi, testimoni locali, trapassati o viventi, di una realtà storica e culturale certamente significativa –, va senza dubbio in questa giornata un riconoscimento particolare, che ci conferma non sentinella su confine altrui ma cuore d’Europa!”. Così il prof. Alberto Travain, presidente del Fogolâr Civic, oltreché del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, del Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis”, cancelliere vicepresidente dell’Arengo popolare udinese nonché delegato presidenziale del Club per l’Unesco di Udine in materia di formazione civica e di cittadinanza attiva, anch’egli vantante in famiglia varie e remote radici nell’area germanica, il quale ha ripetuto, nella ricorrenza tradizionale della Santissima Trinità, il gesto rituale dell’accensione di un lume presso il succitato altare della chiesa metropolitana udinese.

Precedente Udin e Aquilee, citâts sûrs sdavassis Successivo “Deutsches” Udine