Udine: “Volkskieg” gegen die Vandalen

FOGOLÂR CIVIC – Pressemitteilung (für die italienische Presse) – Udine (Weiden), 27 Juni 2020

UDINE: “GUERRA” CIVICA AI “CJALUNIS DI PLACE”

Appello di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl alla mobilitazione popolare contro i balordi che danneggiano monumenti, targhe e memorie nel Centro Storico cittadino udinese.

Scomparse per l’ennesima volta le targhe dedicate a Giulio Regeni presso la colonna udinese della Giustizia; scomparsa persino – non era mai accaduto – la dedica civica per il Compleanno della Città alla guglia forense del Mercatonuovo, in Piazza Matteotti; scomparsi i nastri commemorativi dei caduti per Udine, lungo il perimetro delle antiche mura. Ecco anche cosa hanno significato, nella Capitale del Friuli Storico, riapertura e circolazione libera dopo le restrizioni dello stato di emergenza per il Covid19! Una città, dunque, ripopolata anche dai suoi elementi peggiori, contro i quali purtroppo a nulla valgono, in termini di deterrenza, certi scenografici spiegamenti di Forza Pubblica e ancor meno le telecamere. Ci vorrebbe una vera militanza civica, spontanea e determinata: un presidio popolare della città, animato da senso civico, solidarietà, amor di patria. Cose che si formano solo se si insegnano, se si educano, se si incentivano i cittadini ad essere tali nel senso antico di sentinella delle mura civiche, baluardo locale di sicurezza e di civiltà. Non basta affatto la Legge, non bastano le Forze dell’Ordine: ci vogliono i cittadini, mobilitati e presidianti per amore della propria terra e della sua serenità. L’oltraggio alle dediche popolari presso i monumenti udinesi è l’ennesima espressione del decadimento di una città, ma anche, purtroppo, della nullità persuasiva e coercitiva delle Istituzioni. Perché temere di compiere un atto d’inciviltà? Temere cosa? Temere chi? Diciamo pure che tutto questo, in fondo, dovrebbe persino togliere ogni ebrezza del proibito e dell’anticonformismo: tutto è facile e tutto è possibile impunemente! Chissà se siamo arrivati al punto per cui a violare il lecito, forse non c’è più gusto, naturalmente per gli amanti del genere? Che disdetta!”. Queste, dunque, le amare riflessioni del presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, prof. Alberto Travain, che, a Udine, il 25 giugno 2020, nella 53^ ricorrenza mensile dell’impunito scempio in Egitto del giovane ricercatore friulano Giulio Regeni, ha teso omaggio, con delegazione (prof.ssa Renata Capria D’Aronco, presidente dell’Arengo udinese e del Club per l’Unesco di Udine; sig.ra Iolanda Deana, consigliera arengaria nonché segretaria del Fogolâr Civic; sig.ra Mivia Cuttini, rappresentante del corpo sociale territoriale fogolarista; sig.ra Marisa Celotti e sig.ra Renata Marcuzzi, consigliere dell’Arengo popolare e attiviste del Fogolâr Civic), alla memoria del compatriota, presso la colonna forense udinese della Giustizia, ricollocandovi le dediche civiche sottratte nuovamente da proditoria mano. “Sappiano i balordi che non cederemo, non rinunceremo mai a manifestare i nostri sentimenti civili attraverso fiori, nastri, dediche e targhe perché, ancora nel 2020, a Udine, vi sono quelli che, secoli addietro, erano detti ‘cjalunis di place’ ovvero teppistelli, vandali da strapazzo, ai quali sin d’ora dichiariamo una guerra di resistenza senza quartiere!”.

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