“Bon Nadâl” patoc di Udin

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Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 24 Dicembar 2018

QUANDO BERTRANDO SFIDÒ I PREPOTENTI DEL FRIULI PROPRIO LA NOTTE DI NATALE

Suggestioni dal passato remoto della terra friulana nel tradizionale incontro sociale natalizio del Fogolâr Civic a Udine. Riemerge dalle memorie l’antica Messa dello Spadone cittadina. Travain: “Una tradizione che ci riporta ai valori di una civica lotta contro il Male variamente incarnato in questo nostro mondo!”.

Domenica 23 dicembre 2018, si è riunito al Caffè Contarena di Udine il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, sotto la presidenza del prof. Alberto Travain. Oggetto: il tradizionale scambio di auguri in prossimità della festa del Natale. Presente gran parte del “cjavedâl” sociale, gruppo operativo fogolarista. Tra gli intervenuti, i sodali Alfredo Maria Barbagallo, Giuseppe Capoluongo, Marisa Celotti, Milvia Cuttini, Iolanda Deana, Marisanta de Carvalho, Paola Della Vecchia, Laura Paviotti, Luigina Pinzano, Paola Taglialegne, Mirella Valzacchi, Laura Zanelli. Rappresentati vari sodalizi raccordati dal Fogolâr Civic: dal Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” e dal Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis” al Club per l’Unesco di Udine, al Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”, alla locale Confraternita del Santissimo Crocefisso, all’Associazione Giulietta e Romeo in Friuli. Indirizzi di saluto sono giunti, inoltre, dal cameraro presidente dell’Arengo di Udine, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, e dal cappellano del Fogolâr Civic, don Tarcisio Bordignon. Il presidente o “çoc” sociale Travain ha colto l’occasione per indirizzare a tutto il “larin” fogolarista ossia all’intero corpo movimentale i più fervidi auguri natalizi, ricordando anche il valore civico di certe memorie friulane connesse alla notte di Natale quali la sfida che il buon Patriarca Bertrando, ai suoi tempi, lanciò ai potenti prepotenti del Friuli, origine della tradizione natalizia udinese della Messa dello Spadone. “Un’usanza antica che ci riporta ai valori di una civica lotta contro il Male variamente incarnato in questo nostro mondo!” ha rimarcato il leader fogolarista, rinnovando il senso della “missione” del Movimento, teso a riproporre esemplari vicende e miti locali atti a mobilitare il migliore spirito di cittadinanza contro le sempre incombenti minacce al bene e alla felicità comuni. “Con laica intenzione, salutiamo senz’altro la celebrazione annuale dell’avvento tra noi della ‘divinità’ che più di altre sembra aver mirato ad umanizzare  l’Uomo, reso più empatico e solidale nei confronti del prossimo, oltreché a proclamare una rivoluzionaria uguaglianza, base fondante contemporanea della pur traballante nostra democratica civiltà!”. Così il “tribuno” culturale udinese ha espresso la sua interpretazione dell’importanza delle festività natalizie nella coscienza secolare della società odierna.

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