Un missionario medievale friulano come ambasciatore della cultura europea in Estremo Oriente

Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 15 gennaio 2020

ODORICO DEL FRIULI, RISPETTOSO ESPORTATORE DI VALORI EUROPEI!”

Civismo locale alle annuali celebrazioni commemorative del Beato Odorico del Friuli a Udine. Travain (Fogolâr Civic): “Fu esportatore dei nostri valori in riva al Pacifico quando Cristianesimo significava Europa!”.

Martedì 14 gennaio 2020, una delegazione del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” e del Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”, guidata dal leader sociale prof. Alberto Travain, ha presenziato, a Udine, in borgo Aquileia, presso la chiesa della Beata Vergine del Carmine, alla tradizionale celebrazione eucaristica commemorativa del Beato Odorico del Friuli ovvero da Pordenone, anche recependo il cortese invito del locale parroco don Giancarlo Brianti e certo in ossequio ad una consuetudine inveterata dell’associazionismo civista citato. “La lezione culturale di Odorico non si presta, contrariamente a certe speranze ed aspettative, a talune facili strumentalizzazioni da globalismo terzomondista. Infatti, il frate di Villanova pordenonese, memorabile missionario medievale nell’Estremo Oriente, iconograficamente rappresentato come colui che regge due bandiere, quella d’Oriente e quella d’Occidente, non importò costumanze esotiche bensì diffuse quelle europee: fu esportatore, non importatore, di civiltà, rispettoso e curioso delle culture altrui. Lezione di dialogo tra genti diverse ma fieramente ancorata alle proprie cultura ed identità, quella del nostro Odorico: cultura e identità certamente cristiane, quindi radicate in una concezione universalistica, cosmopolita, abbracciate l’intera Umanità, oltre ogni confine, eppure attestate, al tempo, barricate, nel continente Europa. Odorico, remoto esportatore, quindi, dei principi dell’Europa cristiana in riva al Pacifico, insegna oggi, a friulani, italiani ed europei a rapportarsi con l’esotico in termini riguardosi ma non arrendevoli, con coscienza ed orgoglio non superbi del fondo di positività universale insito nelle radici culturali unificanti il Vecchio Continente!”. Questo il commento del presidente sociale prof. Travain, a margine della cerimonia, che, come ogni anno, ha registrato un buon concorso di popolo ed autorità, anche occasione proficua di rinnovato sodalizio regionale tra le due sponde del Tagliamento. In seno alle rappresentanze civiste, anche la presidente dell’Arengo udinese, prof.ssa Renata Capria D’Aronco.

Precedente A medieval Friulian missionary as ambassador of European culture in the Far East Successivo Un missionari furlan medievâl par imbassadôr de culture europeane insom dal Jevât