Vaiont ligur

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 14 Avost 2019

“VAJONT LIGURE”: ANCHE QUELLE DI GENOVA SONO VITTIME DI STATO!”

Nell’anniversario della strage di Ponte Morandi, il presidente del movimento civista friulano del Fogolâr Civic punta il dito contro le carenze delle Pubbliche Istituzioni ed invoca la mobilitazione permanente dei cittadini: “Sicurezza ‘partecipata’!”

L’unica lezione di educazione civica che si possa trarre in questo primo anniversario della tragedia di Ponte Morandi a Genova, che, il 14 agosto 2018, causa umana incuria ed omissione di pubblici controlli, vide crollare un tratto sospeso dellautostrada A10 sul torrente Polcevera uccidendo ben 43 persone, è un sincero richiamo alle cittadinanze a voler riflettere su quanto davvero ci si possa affidare fiduciosamente alla garanzia delle Istituzioni, sia quando gestiscono direttamente il bene comune sia quando dovrebbero controllare i privati cui questo si delega. Il caso di Ponte Morandi può essere, in un certo qual modo, considerato come una sorta di “Vajont ligure”. Con le debite differenze, infatti, al Vajont come al Ponte Morandi, la Repubblica Italiana ha fallito mancando a doveri fondamentali di pubblico garante della popolazione. Continueremo a fallire anche noi come cittadini, ingenuamente e irresponsabilmente senza disturbare – diciamo così – i guidatori di turno, o ci renderemo finalmente conto che solo stando con il fiato sul collo dei nostri governanti e amministratori potremmo sperare effettivamente in una qualche garanzia di rispetto? Le civiche mobilitazioni dei soliti quattro ‘scocciatori’ – comitati popolari eccetera – che infastidiscono, quando non divertono, la gran massa del ‘popolo bue’ ovvero della ‘plebe’ dei nostri giorni, fors’anche più ignava ed inerte di un tempo, si confermano evidentemente come ultima àncora di salvezza di un bene collettivo assicurato soltanto da un contraddittorio sino agli estremi pacifico e civile. Vittime di Stato, quelle di Genova, come lo furono quelle del Vajont. Eppure, lo Stato siamo un po’ tutti noi, per cui anche noi siamo responsabili quando le Istituzioni funzionare male!”. Questo il commento, a Udine, del presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico Fogolâr Civic”, prof. Alberto Travain, a margine delle rimembranze del primo anniversario del crollo di Ponte Morandi a Genova: “Vicinanza, da un lato, alle famiglie delle vittime, ma appello, dall’altro, a una mobilitazione, ad una sollevazione civile permanente, a presidio vero della sicurezza e del bene comune dei cittadini! La sicurezza, per avvicinarsi ad essere tale, non può che essere ‘partecipata’! Altro che non disturbare il conducente!”.

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