VENERDÌ 2 SETTEMBRE 2016

Venerdì 2 settembre 2016, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” hanno pubblicato il programma delle celebrazioni popolari spontanee per il 793° Compleanno della Città di Udine ricorrente il 13 settembre 2016.

COMUNICATO sociale alla stampa italiana – Udine, 2.IX.2016

Udine, martedì 13 settembre 2016, 793° Compleanno della Città. “Omaggio al mito della capitale di un popolo irriducibile”: questo lo slogan per la 16^ edizione delle celebrazioni d’iniziativa popolare dell’anniversario di fondazione urbana del capoluogo del Friuli Storico, “località d’origini preistoriche con matrici leggendarie venetiche, scitiche, illiriche, celtiche, cimbre, latine, unne, longobarde e austriache, elevata a borgo commerciale cittadino il 13 settembre 1223 dal patriarca aquileiese di stirpe bavara Bertoldo di Andechs e avviata in seguito a divenire, per volontà di un altro patriarca, il guascone Bertrando di Saint Geniès, ultima capitale di quella prima Mitteleuropa unita che fu l’antico Patriarcato di Aquileia oltreché cuore e baluardo friulani di cultura civica, di democrazia e partecipazione, di accoglienza e mobilitazione contro invasori e tiranni d’ogni epoca. Una bandiera di civiltà valorosamente temprata sugli spalti della piccola e della grande Storia al crocevia del Vecchio Continente!”. Un appuntamento annuale promosso dal Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e dal Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, in usuale accordo con il Club per l’UNESCO di Udine e la Federazione provinciale dell’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, oltreché, quest’anno, con le magistrature popolari elette dalla rinnovata assemblea civica partecipativa udinese detta storicamente Arengo, con la reiterata ospitalità della Parrocchia di Santa Maria Annunziata del Duomo presso la chiesa di San Giacomo e il tradizionale auspicato concorso di rappresentanze del Comune di Udine e del Corpo dei Vigili del Fuoco nonché la gradita partecipazione della migliore società civile e culturale della città. Eccone il programma. Le celebrazioni avranno inizio alle ore 10, in Piazza Matteotti o San Giacomo, con l’annuale “omaggio alla memoria di un benemerito concittadino scomparso”, a mezzo dedica floreale destinata quest’anno al ricordo del giovane studioso corregionale dott. Giulio Regeni da Fiumicello (1988†2016), “martire cosmopolita e naturale cittadino ad honorem di una Udine degna capitale del Friuli, madre orgogliosa di un figlio tenace sacrificatosi per i diritti di un altro popolo ed implacabile erinna vindice contro colpevoli e ignavi complici di un assassinio che grida vendetta presso chiunque abbia a cuore l’onore friulano, italico ed europeo oltreché libertà e democrazia nel mondo”. Avrà luogo, a seguire, la “rassegna” delle convenute rappresentanze della società civile udinese, con rivista di delegazioni e labari dell’associazionismo cittadino. Immancabili, poi, le usuali “dediche agli Udinesi d’origine ‘foresta”, con conferimento di attestati di cittadinanza culturale locale a cittadini stimati, oriundi forestieri e rispettosi fautori della cultura del territorio. Quest’anno, in ossequio alle identità storiche degli Stati italici di un tempo, nel 150° dell’annessione della Provincia di Udine all’Italia sabauda, si sono individuati due candidati per ciascuno di due tra i regni preunitari più importanti ossia quello delle Due Sicilie e il Lombardo-Veneto. A ricevere, dunque, la benemerenza saranno il sig. Alfredo Maria Barbagallo da Siracusa, “valente ed entusiasta studioso particolarmente attento ai legami universali della civiltà figlia di Aquileia”, l’arch. Amerigo Cherici da Sessa Aurunca (Caserta), “brillante professionista votato a sincera valorizzazione ambientale e antropologica dell’agro aquileiese”, la sig.ra Jolanda Deana da Milano, “ordinata burocrate validamente prestata alla promozione dell’associazionismo culturale e ricreativo”, e la dott.ssa Maria Luisa Ranzato da Chioggia (Venezia), “insegnante e dirigente scolastica attiva in società soprattutto in materia di civismo e artigianato artistico”. Presso la Guglia del Mercatonuovo, simbolica sintesi dell’identità civica udinese di “forum” e “castrum”, seguirà l’oramai consueto “omaggio a Udine ‘Nuova Aquileia’”, “madre e propugnacolo delle genti nel cuore d’Europa, storica erede dell’antica metropoli internazionale e capitale di piccolo compendio universale”, con posa, previa benedizione, di cinque rose commemorative dei quartieri urbani originari istituiti dai Patriarchi aquileiesi, gesto ispirato al tradizionale omaggio floreale settembrino del Corpo dei Vigili del Fuoco alla colonna mariana locale. Seguiranno gli onori alla storia di Udine e il canto spontaneo dell’inno popolare cittadino “Oh ce biel cjiscjel a Udin”. Presso, poi, la cosiddetta Lanterna di Diogene, pozzo richiamante forme e tradizioni della civiltà greca, madre culturale d’Europa, avrà, invece, luogo l’”omaggio a Udine ‘Atene del Friuli’”, “antico lume di democrazia tra Livenza e Timavo, capitale storica regionale di partecipazione evocante gloriose matrici elleniche”, con posa di dedica floreale e l’annuncio della prossima convocazione dell’Arengo civico rinnovato, massima assemblea partecipativa della cittadinanza che si vuole fondata dal patriarca aquileiese Bertrando nel 1340, abolita dalla Serenissima nel 1513 e sorta a nuova vita nel 2015 su proposta del Fogolâr Civic. Alle ore 11, presso la Chiesa di San Giacomo, cappella simbolo del foro udinese, seguirà la Santa Messa “per il 793° Compleanno della Città”, presieduta dal cappellano del Fogolâr Civic, don Tarcisio Bordignon, con preghiere nelle lingue storiche della Capitale del Friuli. In tale contesto non mancherà, nel 40°, anche il ricordo delle vittime del terremoto del Friuli del 1976 associate a quelle del recente sisma nel Centro Italia. E per finire, sul Sagrato di San Giacomo, adiacente alla storica casa del daziere Vicario, presa d’assalto tre secoli fa dalla popolazione inferocita, si terrà un “omaggio alla rivolta popolare udinese del 1716”, mobilitazione locale seguita alla grande ribellione contadina isontina “dei Tolminotti” (1713), con breve momento commemorativo e onori alle vittime dell’implacabile repressione governativa. Una Udine, insomma, che guarda al futuro senza mai dimenticare gli ideali e le glorie del suo passato!

Precedente VINARS AI 2 DI SETEMBAR 2016 Successivo VINARS AI 2 DI SETEMBAR 2016