UNESCO CLUB UDINE PRESIDENCY press release (to the Italian press) – Udine, 23 January 2019
CONSIGLI DI QUARTIERE NOMINATI ALL’INSAPUTA DI TANTI CITTADINI
La Presidenza del Club per l’Unesco di Udine rileva scarsa informazione popolare sull’intento del Comune di coinvolgere associazionismo e cittadinanza nella rifondazione delle Circoscrizioni rionali. Capria D’Aronco: “Non ritrovo i principi d’inclusione, uguaglianza e democrazia che sono alla base della filosofia dell’Unesco!”.
“Non sapevamo nulla!”: così, il presidente del Club per l’Unesco di Udine, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, riguardo all’iniziativa del Comune di Udine di nominare nove Consigli di quartiere in base alle indicazioni delle forze politiche, delle associazioni e alle autocandidature di singoli cittadini. “Non sapevamo nulla e questo non va bene!”afferma la D’Aronco: “Si dice, in genere, riguardo alle leggi, che l’ignoranza non può essere ammessa. Ciò vale anche per chi non ha i mezzi di accedere ad una debita informazione? Vale anche per chi non è stato raggiunto da una debita informazione? Le riserve che ho il dovere di avanzare nei riguardi di questa singolare iniziativa dell’Amministrazione comunale udinese e che avanzerei nei confronti di qualunque realtà o situazione analoga. Se vogliamo fare veramente un discorso di coinvolgimento della cittadinanza attorno ad un’iniziativa del Comune tesa a rivitalizzare i quartieri, questo non è il modo. Io vedo e incontro tante persone e qui nessuno in pratica sapeva niente! Se la gente non viene informata adeguatamente di certi progetti, involontariamente rimane esclusa! E quando la base non viene coinvolta ossia non viene messa efficacemente nelle condizioni di essere coinvolta, significa allora che le cose non vanno anche per la stessa filosofia dell’Unesco, organizzazione mondiale sorta nel 1945 a garanzia di basilari principi d’inclusione, uguaglianza e democrazia!”.