Comunicato CCU BORGO STAZIONE alla stampa italiana – Udine, 14 gennaio 2019
BORGO STAZIONE NON ACCETTERÀ PSEUDODELEGATI RIONALI SCELTI DA FONTANINI
Il battagliero coordinamento civico del quartiere ferroviario udinese seguiterà imperterrito a trattare in prima persona ed ai massimi livelli con gli abituali suoi interlocutori istituzionali senza passare per una parvenza di Circoscrizione con rappresentanza priva di legittimazione democratica.
“È evidente che questi sono ‘strascichi’ delle elezioni municipali: non in infima parte, riconoscimenti, collocamenti e benemerenze post-elettorali. Mi chiedo piuttosto che cosa sappia effettivamente il sindaco Fontanini di Borgo Stazione, del suo coordinamento, delle persone e del grande impegno che lo hanno sinora caratterizzato. E mi chiedo anche se Fontanini davvero ritenga che nei suoi Consigli circoscrizionali, da lui nominati su candidatura partitica, associazionistica o autoreferenziale, quell’esperienza civica unica sia autenticamente rappresentata. A parte questo, chi sapeva nulla dell’operazione ‘Circoscrizioni’? Chi sapeva nulla di candidature, segnalazioni, autocandidature? Solo pochi intimi? Come facciamo a considerarci rappresentati da Circoscrizioni fatte in questo modo?”. Così, la sig.ra Laura Paviotti, storica ed animosa promotrice del battagliero Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione” il cui odierno “conservatore plenipotenziario”, prof. Alberto Travain, rincara la dose sull’incombente riforma “rionale” nel Comune di Udine: “Non accetteremo patetici mediatori privi di delega elettorale nel nostro rapporto con le Istituzioni. Il Comune, tra l’altro, è solamente uno dei possibili interlocutori del nostro Coordinamento. Veglieremo con maggior vigore sulle eventuali mistificazioni e mancanze nei confronti della nostra realtà che dovessero venire da questo infelice parto dell’Amministrazione comunale in carica cui le opposizioni hanno subdolamente fornito bue ed asinello… Non accetteremo di passare al vaglio di una parvenza di Circoscrizione con rappresentanza priva di legittimazione democratica!”.