EuroAquileienses 02.02.2022/I (it)

Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 2 febbraio 2022

“‘FANTATS, SVEAITSI!’: NON CREDETE ALLE CHIACCHIERE DI UNA LEGALITÀ DI PARVENZA!”

Appello ai giovani dal presidente del Fogolâr Civic e dell’Academie dal Friûl, prof. Travain, dopo le proteste degli studenti seguite alla tragedia dello stagista diciottenne morto in fabbrica a Lauzacco durante l’alternanza scuola-lavoro: “Se la scuola deve prepararvi alla vita e al lavoro, ebbene la vita e il lavoro in Italia ed in Friuli oggi sono davvero anche questo. Impegnativi a cambiali, almeno Italia e Friuli, non semplicemente a divenirne ingranaggio!”.

Premessi il dolore e il cordoglio. Ebbene, però, il doloroso caso dello studente friulano morto ora durante uno stage in fabbrica nel quadro dell’alternanza scuola-lavoro attesta non o non solo la pericolosità dell’ingresso della scuola nel mondo del lavoro ma quella semplicemente del mondo del lavoro stesso, dove, anche quando vi sono delle regole, non vi è uno Stato poi, concretamente, che ne garantisce, in automatico, il rispetto. Le Forze dell’Ordine oggi, anche agli occhi del più acritico dei cittadini, sembrano infinitamente più mobilitate alla caccia deiferoci’ no vax di quanto, invece, sarebbe utile vederle impegnate in altri settori d’infinita maggior gravità. Quali garanzie al lavoratore può dare uno Stato che nemmeno si cura di pagare mensilmente gli stipendi di alcune sue categorie di dipendenti? La dolorosa morte di quel nostro ragazzo è innanzitutto un dito puntato, infatti, contro quello Stato, sovente parvenza, non garanzia per chi si trova soggetto al suo governo. Sissignore, in Italia – la Repubblica ‘fondata sul Lavoro’ – sul lavoro si muore e questo anche grazie ad un sistema di garanzie che garanzie non fornisce affatto. Esempio ne siano i mille e mille casi d’incidenti sul lavoro, quelli rilevati, quelli denunciati. Vogliamo anche parlare del resto? Non solo, in Italia, talvolta di lavoro non si vive, ma addirittura si muore. E questo fatto devono averlo ben chiaro in testa gli studenti e non solo che hanno manifestato in questi giorni contro l’alternanza scuola-lavoro. Cari giovani, il mondo che vi attende è questo, una crudeltà travestita da fata, e non pensiate di non dover lottare o che sia inutile farlo per aprirvi a forza la strada verso un futuro individuale e collettivo che meriti davvero di essere vissuto!”. Amarissime ed altrettanto limpide le parole – diffuse in una nota del 2 febbraio 2022 – del presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, prof. Alberto Travain, a margine della tragedia dello studente diciottenne friulano Lorenzo Parelli, vittima dell’ennesimo incidente sul lavoro, il 21 gennaio scorso, in un’azienda meccanica di Lauzacco, al suo ultimo giorno di stage scolastico. “Se la suola deve preparare alla vita e al lavoro, la vita e il lavoro in Italia e in Friuli oggi sono questo. Agli studenti, ai giovani, un appello a non credere alle fiabe, a certi corsi di educazione alla legalità che costituisco solo oppio per annebbiare di fandonie le menti di giovanissimi cittadini che dovrebbero, invece, essere formati, coscientizzati, a dare il meglio di sé stessi in risposta alle grandi tematiche del progresso civile ed umano, massimi sistemi che localmente riguardano chiunque. ‘No sotans e poleçs di alevament! Fantats, sveaitsi: no crodi aes sflocjis e daitsi di fâ par gambiâ lis robis!’”.

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