EuroAquileienses 08.02.2024/I (fur)

Note ARENGUM UD pe stampe taliane – Udin, 8 Fevrâr 2024

CODROIPO “SECONDA UDINE”, CAPITALE DEL CIVISMO STUDENTESCO EUROREGIONALE

La presidente dell’Arengo udinese prof.ssa Capria D’Aronco al quadrivio del Friuli per il Carnevale Civico Studentesco Alpe Adria: “Affidiamo ai giovani le radici dei nostri ideali di cittadinanza!”.

Viva soddisfazione è stata espressa dal cameraro presidente della cittadinanza udinese riunita in arengo prof.ssa Renata Capria D’Aronco in ordine al chiaro successo, in quel di Codroipo, quadrivio storico del Friuli e d’Europa, dell’ultima riproposizione, l’8 febbraio 2024, del Carnevale Civico Studentesco “euroregionale”, inaugurato a Udine nel 2010, per iniziativa del prof. Alberto Travain, e riproposto, in seguito, sempre con esiti lusinghieri, in diverse località della regione. “Quell’evento è prodotto evidente del più autentico civismo udinese, capace di sintesi ed aperture degne senz’altro di Madre Aquileia internazionale! Che oggi tutto questo si rinnovi a Codroipo, ‘la seconda Udine’ della provincia, ossia la seconda cittadinanza del territorio ‘di ca da l’Aghe’, è cosa davvero significativa e benaugurale!” ha commentato la prof.ssa D’Aronco, oltretutto vicaria del movimento civista udinese del Fogolâr Civic nonché presidente del Club per l’Unesco di Udine.

Manifestazione scolastica e territoriale, dunque, rispolverante memorie e costumi di cittadinanza dell’area Alpe Adria, connessi allo spirito carnascialesco del sovvertimento, associato al tema della ribellione alle tirannie di ieri e di oggi, il Carnevale Civico Studentesco 2024 ha visto, nel centro del Medio Friuli, il festoso concorso di un buon numero di classi della locale Scuola Secondaria di Primo Grado “Giuseppe Bianchi” insieme al Consiglio Comunale dei Ragazzi. Molti gli insegnanti convintamente mobilitati. Entusiastica la partecipazione delle famiglie. A coordinare l’iniziativa, il prof. Alexej Giacomini ed il prof. Alberto Travain, ideatore dell’evento stesso.

Rievocata la “Joibe Grasse” friulana del 1511, primo ampio moto antifeudale moderno della storia continentale, preceduto in loco dalla cosiddetta Zuffa di Malazompicchia. Rivisitato il rito veneziano dell’abbattimento carnevalesco di allegorie di castelli, intitolate qui dalle scolaresche alle iniquità della società odierna ed abbattute dal primo cittadino dott. Guido Nardini, cui è stato anche imposto un berretto rustico, eco di antiche tradizioni civiche carinziane e slovene. Ed ancora, un omaggio ai perseguitati di fronte a un’icona della Fuga in Egitto. E poi, un ricordo del Patriarca Bertrando, tutore storico e leggendario di umili e studenti. Grande emozione per le manovre di allegre cernide studentesche armate di scopa, a memoria di quelle che disarcionarono la cavalleria medievale e a Codroipo fermarono persino i Turchi.

E proprio per donare ai ragazzi il bastone con cui sono state abbattute le torri delle iniquità, è approdata a Codroipo anche la presidente dell’Arengo di Udine, la quale, in segno di fratellanza tra le due città, ha consegnato al locale sindaco del CCR una bacchetta rituale ornata con i colori codroipesi e udinesi. È balenata, così, la suggestione di un’ideale “traditio” tra generazioni e località: l’idea di Codroipo come “Seconda Udine”, capitale sperata di un nuovo civismo studentesco con fiere proiezioni euroregionali nel mito di Aquileia.

Tra le autorità, oltre alla dirigente dell’Istituto Comprensivo locale dott.ssa Erminia Salvador e alla vicaria prof.ssa Lucia Schilter, intervenuti anche l’assessore comunale alla Cultura prof.ssa Silvia Polo e la presidente del Consiglio municipale con delega alle Politiche giovanili dott.ssa Carla Comisso. Pervenuti persino messaggi dai governatori regionali di Friuli Venezia Giulia e Veneto, dott. Massimiliano Fedriga e dott. Luca Zaia. Cordialmente accolte dall’arciprete mons. Ivan Bettuzzi, le scolaresche hanno, inoltre, visitato nel duomo, l’enigmatico fonte battesimale recante lo stemma abraso dei Cossio, memoria storica delle contese tra feudatari e comunità locale, segnalato dal prof. Alberto Travain come documento civile di assoluta pregnanza.

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