EuroAquileienses 31.01.2024/I (en)

FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 31 January 2024

FOGOLÂR CIVIC ALLA PRESIDENZA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA: “SI ISTITUISCA L’INSEGNAMENTO D’’IDENTITÀ REGIONALE EUROPEA’, SPERIMENTALE PER ITALIA E UE!”

Accolta in Regione qualificata rappresentanza del civismo fogolarista udinese guidata dal prof. Alberto Travain: “Dare un nome, un inno, una coscienza storica comune ad un popolo regionale composito che oggi ne è privo dovrebbe costituire davvero punto d’onore della sua classe politica e amministrativa!”.

Dando riscontro al coordinatore del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” prof. Alberto Travain che, il 16 novembre 2023, aveva avanzato proposta d’incontro per uno scambio di riflessioni intorno al tema dell’identità regionale ed euroregionale a ridosso del 60° d’attivazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il “governatore” forogiuliano dott. Massimiliano Fedriga ha delegato a rappresentarlo a tale scopo l’assessore Pierpaolo Roberti, il quale, il 29 gennaio 2024, ha cordialmente accolto qualificata delegazione fogolarista guidata dallo stesso prof. Travain, accompagnato dai più alti esponenti con carica popolare elettiva del civismo promosso in questi anni dal movimento culturale in parola ovvero la prof.ssa Renata Capria D’Aronco, “camerarius” presidente dell’Arengo civico di Udine e i “procuratores” arengari udinesi prof.ssa Elisabetta Marioni e dott.ssa Maria Luisa Ranzato.

Rimarcata dai civisti friulani “l’urgenza di promuovere istituzionalmente, politicamente e culturalmente, la trasformazione, dopo sessant’anni, di una Regione amministrativa composita in una comunità coesa, fondata non solo sull’unità ma sulla condivisione delle sue mille diversità oltreché su dati e radici comuni, a formare una coscienza regionale partecipe delle pluralità di un territorio da sempre crocevia di mondo, quindi laboratorio e auspicato esempio di affiatamento nella varietà”.

A tal proposito, rinnovata alla Regione anche “l’inveterata istanza di un’iniziativa sperimentale d’insegnamento curricolare nella Scuola dell’obbligo, da intitolarsi auspicabilmente ‘Identità regionale europea’ e volto a costruire interconoscenza ed adesione territoriali anche con richiami alle tradizioni d’interconnessione transfrontaliere”.

Riproposta in genere una promozione di tutti i simboli utili a rafforzare uno spirito radicato di comunità regionale composita eppure coesa: dal nome antico di “forogiuliani” per l’altrimenti anonimo popolo del Friuli Venezia Giulia sino ad un inno della Regione che dal decenni s’individua nel verdiano “Cara Patria”, dedica lirica a Madre Aquileia; dalla non di rado misconosciuta e anche bistratta insegna aquilata regionale, evocante la resistenza civica aquileiese del 238 oltreché le grandi tenacia e potenza della prima metropoli della Mitteleuropa sino ad una nuova intitolazione dell’Euroregione Senza Confini tra Carinzia, Friuli Venezia Giulia e Veneto, da sostituirsi con più confacente riferimento alla storia comune transfrontaliera nel segno ancora della Città del Natissa.

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