“Ha vinto il ‘no’ ad un’Italia peggiore! Il Paese più corrotto d’Europa – secondo alcune analisi – ha deciso di non peggiorare la sua situazione!”: questo il commento del presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, prof. Alberto Travain, di fronte ai risultati del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. Il Fogolâr Civic euroregionalista si era schierato a favore del “no” innanzitutto per ragioni federaliste, andando, infatti, la bocciata riforma Renzi-Boschi in direzione del tutto contraria a quella di una vera federalizzazione della Repubblica.
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