MARTEDÌ 15 MARZO 2016

Martedì 15 marzo 2016, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” hanno commemorato l’eponimo friulano Giulio Cesare, nell’anniversario del suo assassinio avvenuto nel 44 a.C., per la prima volta anche con una deposizione floreale presso il leggendario pozzo cesariano di Pozzuolo del Friuli, ciò nell’intento di riproporre popolarmente nell’attualità il rapporto tra luoghi connessi al ricordo di Giulio Cesare sul territorio e la lezione della sua vicenda e dei miti positivamente ad essa connessi.

COMUNICATO sociale alla stampa italiana – Udine, 17.III.2016

Il pozzo come simbolo interculturale di comunità e di rapporto con il passato, di relazione ideale con gli antenati. Per la prima volta alle Idi di Marzo si è ricordato a Pozzuolo l’assassinio del leggendario Padre del Friuli e del paese stesso, che sarebbe nato, secondo tradizione, proprio attorno ad un pozzo fatto scavare da Giulio Cesare,il fondatore mitico di un “Forum Iulii” quadrivio di popoli e cuore d’Europa. Rinnovando, così, le annuali rimembranze della scomparsa del “padre della patria” friulano, il 15 marzo 2016, una delegazione del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, in accordo segnatamente con la Federazione provinciale udinese dell’Istituto del Nastro Azzurro e con il Club per l’Unesco di Udine, si è ritrovata presso lo storico pozzo cesariano di Pozzuolo per un momento commemorativo concluso con la deposizione sul posto di una dedica floreale (“Par memorie di un Friûl cûr di Europe imbastît di Iulius Caesar: omaggio civico spontaneo al ‘pater patriae’ regionale Giulio Cesare nel 2060° del suo assassinio, presso il leggendario pozzo cesariano di Pozzuolo del Friuli / Puçui, 15/03/2016”). Sono intervenuti per l’occasione il presidente del Fogolâr Civic e dell’Academie dal Friûl, prof. Alberto Travain (“Culì si celebre la liende storiche di une Furlanetât no confin ma cerniere di popui” – trad. it. “Qui si celebra il mito storico di una Friulanità non frontiera ma cerniera di nazioni”), insieme al referente territoriale, tenore Gianfranco Savorgnan (“Mi ten in bon di sei citadin di un paîs che la sô storie o sai che le cognossin plui ator pal mont che no in Italie e ancje propit in Friûl” – trad. it. “Mi sento onorato di essere cittadino di un paese la cui vicenda so nota nel mondo ancor più che in Italia e nello stesso Friuli”); il critico romano Alfredo Barbagallo (“Una rete culturale unisca i pozzi del Friuli”), lo studioso locale Marco Chiavon (“Pozzuolo è un piccolo paese con una grande storia”), il presidente del Club per l’Unesco di Udine, prof.ssa Renata Capria D’Aronco (“Questo incontro di pace attorno ad un pozzo che richiama alla cultura dell’incontro è certo in piena linea con la filosofia dell’Unesco”). Al termine, l’assessore pozzuolese dott.ssa Greta Rodaro ha portato alle rappresentanze convenute – presenti le cinque bandiere sezionali del Fogolâr Civic – il saluto più cordiale dell’Amministrazione comunale (“Condivido questa lettura originale e profonda della Friulanità come luogo ideale del dialogo tra le culture”).

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