MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2016

Mercoledì 15 giugno 2016, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” hanno diffuso una nota di plauso per la fermezza con cui i genitori di Giulio Regeni, ricercatore fiumicellese impunemente assassinato in Egitto, si sono rivolti alla Commissione Diritti Umani dell’Europarlamento invitando Unione Europea e Stati membri a “isolare” il  Paese dei Faraoni.

COMUNICATO sociale alla stampa italiana – Udine, 15.VI.2016

Anche il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, piccole ma battagliere realtà della società civile del Friuli Venezia Giulia, plaudono alla fermezza con cui i genitori di Giulio Regeni ora, di fronte alla Commissione Diritti Umani dell’Europarlamento a Bruxelles, hanno richiamato ora l’Unione Europea e i singoli Stati membri, compresa l’Italia, a “isolare l’Egitto”. Non c’è altro di serio, efficace, onorevole. Il resto è chiacchiera, inconcludenza,  che nel perseverare si fa ipocrisia e come tale connivenza. “Chi, per salvare interessi economici o politico-strategici, è contrario a isolare l’odierno Egitto che ha oltraggiato Regeni, il Friuli, l’Italia, l’Europa, l’Umanità, se ne fa complice, sordido lasciapassare per nuove infinite persecuzioni. Se la Repubblica Italiana, l’Unione Europea e suoi Paesi membri – rincara il prof. Alberto Travain, presidente dei due sodalizi – ancora desiderano poter contare su un ultimo avanzo di considerazione presso i propri popoli mostrino a se stessi e al mondo di esistere e di essere credibili tutori dei loro cittadini: anche dei più coraggiosi ed eroici, capaci – a proprio rischio e pericolo – di denunciare ai quattro venti ciò che essi per comodità fanno finta di non sapere pur dichiarandosi portatori di valori di civiltà, di diritti umani di cui certi loro partner si fanno liberamente beffa!”. Le due piccole organizzazioni friulane avevano già scritto, il 3 aprile scorso, a tutti i Capi di Stato e di Governo dei Paesi dell’Unione Europea affinché si impegnassero a difendere l’onore offeso del valentissimo ricercatore friulano impunemente assassinato in Egitto e quello della patria comune oltraggiata da tanta barbarie. “Bisogna, però, che la società civile, in mille modi, per mille rivoli, si mobiliti e non allenti mai la pressione sulle Istituzioni e sull’opinione pubblica: in Egitto e nel mondo si deve come minimo sapere che chi torce un capello a un nostro concittadino la paga cara!”.

Precedente VINARS AI 10 DI JUGN 2016 Successivo MIERCUS AI 15 DI JUGN 2016