Redeeming victims of Italian military justice in the Great War

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FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 14 November 2018

ANCHE I PARLAMENTARI FRIULANI SI RICORDERANNO DEI NOSTRI ‘FUSILÂTS’”?

Il presidente del Fogolâr Civic, prof. Alberto Travain, si chiede come mai ai senatori e ai deputati del Friuli non sia passata per la mente l’idea di un’iniziativa legislativa tesa a riabilitare le onorevoli vittime della giustizia militare sommaria italiana durante la Grande Guerra, combattuta in gran parte sul loro territorio: “Che bello sarebbe stato se fossero risultati i primi a mobilitarsi per riscattare tante sofferenze e ingiustizie avvenute sul nostro martoriato suolo!”.

La senatrice triestina Tatiana Rojc, slovena della Venezia Giulia, e il senatore sudtirolese Gianclaudio Bressa, nativo di Belluno: questi i benemeriti promotori del disegno di legge che dovrebbe restituire l’onore negato anche ai quattro alpini friulani giustiziati ovvero assassinati dai comandi militari italiani a Cercivento, in Carnia, il 1° luglio 1916, durante la Grande Guerra, tratti da unità ribelle ad un ordine d’azione suicida. ‘Disposizioni per la riabilitazione storica degli appartenenti alle Forze armate italiane condannati alla fucilazione dai tribunali militari di guerra nel corso della prima Guerra mondiale’: ecco il titolo della proposta di provvedimento legislativo. Che certi scrupoli di coscienza non si segnalino anche tra la compagine dei senatori e deputati friulani è constatazione purtroppo avvilente. Non si pretende un’autocoscienza regionalistica approdante a chissà quali vette di maturità e di rivendicazione, ma quanto meno il senso di essere chiamati ad interpretare la sensibilità di una terra vittima e testimone di tante sofferenze ed ingiustizie inflitte, da ‘nemici’ e ‘amici’, all’umanità pervenuta e vissuta in queste contrade. Anche i parlamentari friulani, dunque, alla fine, si ricorderanno dei nostri ‘fusilâts’? Staremo a vedere!”. Così, in una nota del 14 novembre 2018, il prof. Alberto Travain, presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” e del Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis” nonché delegato presidenziale alla formazione civica e alla cittadinanza attiva del Club per l’Unesco di Udine.

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