Un’ordinaria Notte Bianca udinese?

20180707

 

 

 

 

 

 

Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 7 luglio 2018

L’ANONIMA “NOTTE BIANCA” DI UDINE

Affondo del presidente del Fogolâr Civic, prof. Alberto Travain, sulla manifestazione “cultural-commerciale” del 7 luglio nel capoluogo friulano: “Una città che naviga a vista accontentandosi di seguire la flotta!”.

Per un evento organizzato dal Comune e teso a promuovere la città di Udine, non tanto la formula quanto il titolo di ‘Notte Bianca’ pare davvero una banalità, una denominazione priva di originalità, di richiamo al peculiare territoriale, alle sue tradizioni rivolte al futuro. È la negazione della tradizione, dell’identità, dell’originalità, di ciò che fa la differenza tra una realtà provinciale e un ancorché piccolo cuore pulsante di vita propria pur interconnessa nella globalità. Nel programma vi sono richiami alla cultura, anche qualificati, ma danno l’idea del ‘tanto per fare’, del dato ‘riempitivo’ senza contenitore apposito. Era accaduto, in anni passati, che la ‘Notte Bianca’ udinese si accostasse, forse soltanto per casualità, alla data della festa patronale locale. Ci sarebbe voluto un nulla per sapientemente e proficuamente legare le due cose, ad incremento di entrambe. Falso allarme! Siamo ‘franati’ inesorabilmente verso una giornata ed una notte dei saldi: nulla di più anonimo, di più commerciale pur condito con un po’ arte, spettacoli, musica, musei… ‘Une biele robe cence mani e cence costrut!’. Una cosa degna di una città che naviga a vista accontentandosi di seguire una flotta! Possibile che a Udine non si sia in grado d’inventare qualcosa di originale, di radicato, sia in termini di denominazione che di tema conduttore dell’evento? Ovunque si chiama e funziona così e noi dobbiamo seguire l’esempio? La cultura non deve essere un ‘riempitivo’ ma un filo del discorso, un messaggio, una ‘morale’!”. Questo il comunque propositivo affondo del presidente del Fogolâr Civic, prof. Alberto Travain, in ordine alla “Notte Bianca” udinese del 7 luglio 2018. “D’altronde, non facciamo anche parte della più che anonima Euroregione ‘Senza Confini’? ‘Nomen omen! ‘Robe di nuie, po!’”.

 

 

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