Venerdì 21 ottobre 2016, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, in accordo con il Club per l’Unesco di Udine, annunciano il loro intento di ricordare il 150° anniversario del plebiscito di annessione all’Italia del Friuli austro-veneto nel 1866 celebrandone i coraggiosi voti contrari e nulli nell’ambito di una consultazione senza segretezza e in regime di occupazione militare: “Un omaggio ai veri, scomodi, eroi dell’autodeterminazione friulana”.
COMUNICATO sociale alla stampa italiana – Udine, 21.X.2016
I “no” di Udine, di Campoformido, di Lauco, di Martignacco, di San Leonardo, di Spilimbergo, di Varmo, i 25 contrari di Coseano, i 15 nulli del distretto storico di Gemona (a Gemona stessa, Artegna, Bordano, Buja, Montenars, Osoppo, Trasaghis) in cui il grande “Pre Checo” Placereani ricordava diffuso l’intento – non certo miope politicamente – di accettare un regnante italiano ma di costituire principato autonomo… Domani, 22 ottobre 2016, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, in tradizionale accordo con il Club per l’Unesco di Udine, renderanno particolare omaggio, con appuntamenti sociali e firma di documenti, a quei pochissimi irriducibili, eroici, Friulani, con in testa il parroco di “Cosean dal no”, don Antonio Riva, che al tempo seppero sfidare il campo di una falsa consultazione, senza garanzie di segretezza e in regime di occupazione militare, quale fu nella realtà storica il plebiscito che sancì l’annessione del vecchio Friuli udinese ossia di gran parte dell’antico ducato friulano e del Veneto all’Italia sabauda esattamente un secolo e mezzo fa, tra il 21 il 22 ottobre 1866, quando già proditoriamente una deputazione fantoccio aveva ceduto i territori allo Stato italiano. “Essi furono davvero gli eroi di un’autodeterminazione friulana gridata in faccia ai potenti di una Storia”.