Noda FOGOLÂR CIVIC par gazete taƚiane – Udine, 20 lujo 2019
“BASTA CON QUESTA ‘MERIDIONALIZZAZIONE‘ DEL FRIULI!”
Il movimento euroregionalista friulano del Fogolâr Civic insorge di fronte ai clamorosi spari di rapinatori partenopei in centro città a Udine. Il presidente prof. Travain: “Questa non è cultura friulana e dobbiamo impedire con ogni mezzo che si diffonda!”.
“Rapina e spari all’impazzata stamane nel Centro Storico di Udine ad opera di malavitosi napoletani? Davvero, ora basta! È stata l’Italia, nel bene e nel male, a portare in Friuli i meridionali. Certo, per il bene, siamo a ringraziare. Per il male, invece, dobbiamo ribellarci! Io stesso, con la mia apertura, la mia passione per la bella lingua partenopea, il mio sincero riconoscimento per il grande cuore delle genti del Sud e per la loro straordinaria storia ed antica civiltà, dovrò ricalibrarmi ed essere più razionale. Io e il Fogolâr Civic, che abbiamo sempre propugnato un modello di comunità territoriale aperta ed unita, al di là dell’origine dei singoli, attorno alla migliore civiltà del luogo, probabilmente dobbiamo ricrederci, per ragione di numeri e potenziale pericolosità incombente. Bastano i dati delle Procure a dire che non sono stati sufficienti i nostri simpatici alpini a formare argine culturale contro le mafie meridionali. Certo, non tutti i meridionali sono elementi malavitosi. Per carità! Quanta gente onesta, sincera, limpida! Tra i malavitosi, i meridionali, però, nativi od oriundi, sono fortemente rappresentati nel nostro Friuli, in buona compagnia di altri forestieri. Da qui legittimo, naturale, sospetto. Che vogliamo fare? Essere razzisti? Certamente no, ma nemmeno è debito cedere il campo! I friulani di oggi sono spesso deboli, ingenuamente aperti oppure fatalisti ed ancor peggio ignavi. Dobbiamo cambiare! Certo, lo dobbiamo alla brava gente che ci ha preceduto in questa cara terra ed ha fatto del nostro Friuli un autentico mito di gente onesta, incorruttibile, irriducibile. Se dobbiamo restare italiani, non vogliamo essere ‘meridionalizzati’ ossia, più o meno gradatamente, assumere il peggio del modo di vivere del Sud Italia oltre a trasformare il nostro territorio in ricettacolo ulteriore di pizzerie e spacci d’impronta e gestione ‘sudiste’: in faccia all’Italia, all’Europa ed al mondo, vogliamo conservare, concretamente, la nostra identità! Per questo si attivi il Sindaco di Udine, capitale della Friulanità, e su questo si uniscano le Amministrazioni e le forze sane del nostro Friuli. Sarà un bene per tutti: anche per i migliori figli del Sud in fuga dalle mafie!”. Questo la chiosa del presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, prof. Alberto Travain, di fronte al citato fatto di cronaca nera avvenuto nel cuore del capoluogo storico friulano, al mattino di sabato 20 luglio 2019, “nel giorno in cui, noi del Fogolâr Civic euroregionalista ricordiamo, attorno alla bella fontana della centralissima Piazza Libertà, la grande vittoria navale austro-veneta – ed anche friulana – contro l’Italia sabauda a Lissa nel 1866, quando ancora il Friuli apparteneva a un mondo certamente privo di mafie e camorre!”.