LUNEDÌ 12 SETTEMBRE 2016

Lunedì 12 settembre 2016, inizio delle lezioni dell’anno scolastico 2016/2017, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” hanno inviato un appello a tutte le scuole e anche alle università del Friuli Venezia Giulia con un caloroso invito ad esporre su sedi e siti internet istituzionali richiami al ricordo del valoroso ricercatore friulano Giulio Regeni, vittima della moderna barbarie egiziana e dei suoi manutengoli d’Occidente.

COMUNICATO sociale alla stampa italiana – Udine, 18.IX.2016


Lunedì 12 settembre 2016, in occasione dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico 2016/2017, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, in accordo con la Presidenza dell’Assemblea Civica Partecipativa Udinese “Arengum”, la Federazione provinciale di Udine dell’Istituto del Nastro Azzurro ed il Club per l’Unesco di Udine, hanno scritto una lettera del seguente tenore a “Dirigenze, Organi, Rappresentanze e Membri degli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado nel Friuli Venezia Giulia (tramite Ufficio Scolastico Regionale)” e a “Rettorati, Organi, Rappresentanze e Membri delle Università degli Studi di Trieste e Udine”, lettera definita in oggetto nei termini di “Appello a tutte le scuole e università del Friuli Venezia Giulia ad esporre richiamo a Giulio Regeni”. Eccone il breve testo. In un Paese civile, tutte le scuole e le università, non solo le migliori, farebbero a gara ad esporre ai balconi e sui siti web istituzionali richiami a una ferma rivendicazione di giustizia per un connazionale, probo studente, orribilmente massacrato all’estero, in uno Stato che ha oggettivamente e ripetutamente cercato di occultare la verità sulla sua tragica fine, offendendo non solo la sua memoria e la sua famiglia, ma tutto il suo popolo e la civiltà. Per lo meno in Friuli Venezia Giulia, la regione di Giulio Regeni, scuole e atenei diano il buon esempio!”. “Con ferma istanza”, l’accorato e determinato appello recava le firme del presidente di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl, prof. Alberto Travain, e di rappresentanza sociale formata dai cittadini Alfredo Maria Barbagallo, Sergio Bertini, Attilio Calligaro, Renata Capria D’Aronco, Marisa Celotti, Milvia Cuttini, Jolanda Deana, Luisa Faraci, Carlo Alberto Lenoci, Antonietta Menossi, Maria Luisa Ranzato, Elvia Tosolini, Mirella Valzacchi. “Un punto sul quale non cederemo!” assicura Travain: “il ricordo del valoroso ricercatore friulano, vittima della moderna barbarie egiziana e dei suoi manutengoli d’Occidente non solamente non deve tramontare né essere infangato, ma deve chiaramente divenire lezione di virtù, vero punto d’orgoglio culturale e civile per le nostre giovani generazioni. Se le nostre scuole e i nostri atenei davvero formano alla civiltà non possono esimersi quanto meno dal compiere il gesto già significativo di esporre un’insegna in deferente memoria del valentissimo universitario di Fiumicello. Un gesto che davvero fa la differenza!”.

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