MERCOLEDÌ 9 SETTEMBRE 2015

“Basta dire che la targa indicante il luogo della sua sepoltura risulta collocata nel 2001 da una delegazione bavarese (!) in occasione del 750° della sua scomparsa: se avesse aspettato noi Friulani il probo patriarca Bertoldo avrebbe dovuto aspettare in eterno!” ha detto stizzito il prof. Alberto Travain ai sodali di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl che lo hanno seguito nell’ormai tradizionale “ricognizione della memoria” presso la basilica di Aquileia a ridosso delle celebrazioni sociali del “compleanno” della città di Udine, capitale del Friuli Storico, di cui il bavarese che resse la Chiesa e il principato aquileiesi tra 1218 e 1251 fu il fondatore istituzionale. “Non fu fondatore soltanto della ‘città’ di Udine, che già sarebbe un merito non da poco: fondò anche lo stesso Parlamento friulano, tanto vantato da friulanisti e non, uno dei primi e più potenti d’Europa, eppure lui che lo inaugurò è in pratica ‘sfrattato’ dalla memoria collettiva! Che bravi siamo, intellettuali, autorità e cittadini di questo tanto amato Friuli o Friuli Venezia Giulia che dir si voglia! “A fâ mâl al è pecjât, a fâ ben al è strassât” ossia a far del male si fa peccato mentre a far del bene si spreca teorizzava amaramente un tempo un adagio popolare. Forse senza gran torto!”. La rappresentanza sociale ha sostato quindi, in segno di omaggio, presso la tomba del presule che aveva ordinato di farsi sepellire proprio all’ingresso della Basilica Patriarcale nel luogo in cui era caduto proprio nel giorno del suo insediamento.

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